Gli investimenti Pnrr riguardano strutture e tecnologie, ma non il personale. Per la Società Italiana di Medicina Generale Simg “intervenire sulla Medicina Generale e sulle altre componenti del territorio è una priorità – si legge in un comunicato – ma servono fondi e una nuova job description dell’intero sistema che miri alla sostenibilità della medicina territoriale, la centralità dei Medici di famiglia, in vista delle Case della salute e degli Ospedali di comunità, una formazione orientata all’umanesimo delle cure e alla pluridisciplinarietà”. È quanto emerge dal XVIII Congresso Regionale della Società, recentemente svoltosi a Palermo. “La mancanza di risorse pone un problema organizzativo”, dichiara in apertura lavori il presidente del congresso, Luigi Spicola, segretario nazionale Simg. “Bisogna pensare, insieme a tutte gli altre componenti del territorio, ad una ristrutturazione, sapendo fin da adesso che non ci sono risorse per medici e sanitari, ma bisogna cercarle, e che il nostro contributo alle case e ospedali di comunità sarà importante, pur rimanendo titolari di quel rapporto di fiducia con il paziente che caratterizza la professione.”
“Il prossimo il 05 luglio (2023, ndr) si riunirà il tavolo tecnico ministeriale per mettere insieme in una sintesi di progetto la possibilità di elaborare ragionamenti su Pnrr, Dm70 e Dm77, con l’obiettivo di raggiungere omogeneità, coerenza e sintesi”, dichiara Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione Italiana di Medici di Medicina Generale Fimmg. “Le Case di comunità previste sono 1.460 in tutto il Paese, dunque distanti dai luoghi dove la gente vive e lavora”, aggiunge il past president del congresso, Luigi Galvano, segretario generale Fimmg Sicilia. “I nostri studi, opportunamente riorganizzati, rimarranno la struttura di prossimità più vicina al paziente. In aiuto arriverà anche la Fondazione Enpam con un poderoso progetto.”
“Nel XX secolo si era sviluppato un rapporto in cui il medico era il protagonista e le sue decisioni non potevano essere messe in discussione”, dichiara il presidente della Federazione Nazionale Fnomceo, Filippo Anelli. “Oggi il cittadino ha e deve avere la possibilità di prendere la sua decisione. Un approccio che rappresenta una rivoluzione, che mette al centro la relazione sociale con il supporto fondamentale della tecnologia.” In linea anche il presidente dell’Omceo Palermo, Toti Amato, componente direttivo Fnomceo, che ha rivolto un plauso alla Simg “per l’impegno sulla comunicazione empatica e l’educazione terapeutica che agisce sul rapporto ‘di fiducia’ fra medico e paziente.”
“L’intelligenza artificiale sarà un grande amplificatore per la potenzialità medica e il suo maggiore vantaggio sarà supportare il processo di decisione dei medici e gestire una quantità enorme di dati”, dichiara il presidente Enpam, Alberto Oliveti. “Ma l’AI non possiede la componente centrale dell’empatia, quando il compito di un buon medico resta quello di saper ascoltare con tutti e 5 i sensi, capire e poi prendere una decisione.”