Si è conclusa nei giorni scorsi la XV edizione del Congresso Europeo dell’Epilessia EEC 2024-ILAE. “Sono molto orgoglioso di aver contribuito all’organizzazione di questa XV edizione del Congresso Europeo sull’Epilessia, che per la prima volta si è tenuta a Roma, nel corso della quale oltre 400 esperti hanno affrontato tutti i temi inerenti le epilessie, dallo sviluppo della disabilità intellettiva, agli avanzamenti terapeutici nel trattamento delle crisi nelle varie età – dal neonato all’anziano – ai problemi cognitivi, alla chirurgia nelle epilessie farmaco-resistenti”, dichiara Nicola Specchio, segretario LICE e responsabile dell’Unità Operativa Epilessie Rare e Complesse nel Dipartimento di Neuroscienze all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Nei Paesi industrializzati, l’epilessia interessa circa 1 persona su 100. La patologia, ricordano gli esperti, può esordire a tutte le età, con 2 maggiori picchi di incidenza, uno nei primi anni di vita e l’altro – sempre più elevato – nell’età più avanzata. Attualmente si calcola che in Italia ogni anno si verifichino 86 nuovi casi di epilessia nel primo anno di vita; 20-30 nell’età giovanile/adulta; 180 dopo i 75 anni. Alla base dell’alto tasso di incidenza nel primo anno di vita, risiedono soprattutto fattori genetici e rischi connessi a varie cause di sofferenza perinatale; per gli over75, determinante è invece il concomitante aumento delle patologie legate all’età, quali ictus cerebrale, malattie neurodegenerative, tumori e traumi cranici.
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