SIFO: “In futuro, global health e Ospedali verdi a basso impatto ambientale”

Ambiente, global health e sfide green nella Farmacia Ospedaliera tra i temi centrali del XLV Congresso Nazionale della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie SIFO dal titolo Next Generation Pharmacy: Missione, Visione e Valore, in corso a Napoli dal 17 al 20 ottobre 2024. “Sia la nostra Società scientifica che tutto l’ambito europeo della Farmacia Ospedaliera sta sviluppando una profonda cultura professionale dedicata al tema della global health e dell’ospedale verde, cioè l’ospedale a basso impatto ambientale”, dichiara Barbara Rebesco, componente del Direttivo SIFO, coordinatrice della sessione del congresso dedicata alle tematiche ambientali. “Questo perché è evidente che possiamo offrire un contributo importante ad una svolta di salute sostenibile, dal punto di vista del rispetto del pianeta, delle nostre città, della nostra salute personale. Si sta infatti diffondendo la consapevolezza che i mondi del farmaco, dei device, della Sanità ospedaliera devono essere in grado di curare i pazienti, ma allo stesso tempo devono prendersi la responsabilità di non incidere sull’ambiente nella creazione di patologie derivate dagli squilibri generati dallo stesso Sistema salute. Produzione del farmaco e del MD, logistica, smaltimento: questi ambiti devono essere da noi monitorati e gestiti in modo differente che nel passato, se vogliamo che la salute sia effettivamente a basso impatto. Ciò significa che il green procurement deve definirsi e diffondersi su larga scala, anche se siamo consapevoli di quanto sia un argomento tutto da impostare perché nuovo e complesso. Intendiamo cioè che l’approvvigionamento di farmaci e MD, soprattutto attraverso le gare, deve essere in grado di creare una premialità verso chi mostra di uniformarsi a protocolli che garantiscano una sostenibilità ambientale trasparente e valutabile. SIFO – prosegue Rebesco – è pronta ad impegnarsi in questo senso, ma è necessario che tutto il sistema delle cure e del procurement sia impegnato unitariamente in questa direzione.”

Il congresso affronterà inoltre i criteri ambientali minimi in Sanità: “L’idea che l’Ospedale sia non solo un luogo dove si produce salute ma che rappresenti anche una potenziale minaccia ambientale è un concetto nuovo e al tempo stesso rivoluzionario”, afferma Emanuela Omodeo Salè, componente del Direttivo, coordinatrice della sessione. “La cultura dell’impatto ambientale è arrivata giustamente anche in Ospedale e quindi anche noi Farmacisti ci stiamo sempre di più interrogando sul ruolo della professione in termini di capacità di contribuire a trovare soluzioni nuove a problemi nuovi, tenendo conto che anche la nuova legislazione europea ci porterà ad interpretare un ruolo da protagonisti nel disegno di un eco-sistema del farmaco a livello universale. Un sistema che dovrà affrontare il tema in termini di innovazione sostenibile e pulita che dovrebbe portare al ripensamento delle fasi di logistica, produzione, gestione e smaltimento. Per noi di SIFO efficientare i sistemi ospedalieri diventa un obiettivo necessario per ridurre l’impatto ecologico. Il primo suggerimento che lanciamo è quello di istituire un ‘green team’ ospedaliero, multidisciplinare e multiprofessionale. Gli obiettivi principale da perseguire sono: rifiuti, energia, presidi/dispositivi, farmaci, acqua e cibo. A nostro parere – continua – è fondamentale avviare una nuova cultura degli impatti sostenibili in sanità e il Farmacista Ospedaliero può esserne il promotore principale.”

“Sarà importante trovare un nuovo approccio al sistema delle cure: una nuova sanità deve essere cosciente della sua responsabilità nei confronti dell’uso delle risorse, della necessità di avere un basso impatto ambientale – non si può immaginare un’organizzazione che da un lato cerca di guarire le persone e dall’altro contribuisce a creare un ambiente da cui emergono sempre nuove patologie – e dell’urgenza di integrare sostenibilità, fiscalità, ambiente e innovazione in un unico framework. Incontreremo pertanto durante il Congresso alcuni esperti di settore ed approfondiremo specifici modelli di innovazioni tecnologiche significative per la green economy della struttura sanitaria. […] il Farmacista Ospedaliero e dei Servizi territoriali – conclude Omodeo Salé – deve essere il primo promotore di questo cambiamento e devono entrare nelle valutazioni delle terapie, dei medical device, apparecchiature, con una visione di categorie ambientali e di impatto sociale: possibilità di smaltimento a basso impatto, riduzione delle emissioni ospedaliere nella logica del controllo del carbon footprint, gestione pulita della logistica e dell’approvvigionamento.”