Mentre il Coronavirus dilaga, funghi e batteri avanzano e diventano sempre più resistenti ai farmaci in grado di annientarli. Quello che stiamo vivendo verrà ricordato da tutti come l’anno del coronavirus eppure, mentre leggiamo i bollettini quotidiani su positivi e ricoveri per la pandemia, crescono i numeri legati all’antimicrobico-resistenza: basti pensare che ogni anno nei Paesi UE si registrano circa 33mila decessi causati da batteri resistenti agli antibiotici e quasi 1/3 (oltre 10mila) riguardano il nostro Paese. Il triplo delle vittime di incidenti stradali, che nel 2018 sono state 3.334. A invitarci a non sottovalutare le infezioni fungine e batteriche mentre l’attenzione è concentrata su una malattia a trasmissione virale come il Covid-19 è la campagna d’informazione Non Scordiamoci Funghi e Batteri. Difendiamo Insieme gli Antimicrobici, promossa da Pfizer in occasione della World Antimicrobial Awareness Week (WAAW 2020) che si celebra dal 18 al 24 novembre. Un vero e proprio appello rivolto a cittadini, istituzioni, media affinché vengano difesi valore ed efficacia dei farmaci antimicrobici, messi a rischio da un uso scorretto che apre la strada ai “superbugs”, microorganismi diventati resistenti a questi farmaci.
Senza una maggiore consapevolezza dei cittadini e in assenza di interventi strutturali, nel 2050 i batteri multiresistenti saranno la principale causa di morte al mondo. Mentre già oggi alcuni pazienti affetti da COVID-19 possono sviluppare sovrainfezioni da germi multiresistenti che aggravano il quadro clinico. Lavarsi le mani, non abusare di farmaci antimicrobici, utilizzarli secondo la prescrizione del medico sono le regole fondamentali che la campagna rilancia attraverso video educazionali e attività web e social in partnership con Skuola.net, punto di riferimento in Italia per alunni, genitori e insegnanti. Per coinvolgere anche i ragazzi, attraverso il profilo Instagram di Azioneprevenzione sarà possibile scaricare il filtro in realtà aumentata Stopsuperbugs, per “infettare” foto e video con batteri e funghi animati. “Quando parliamo di antimicrobici ci riferiamo a farmaci attivi contro i microbi che non sono solo i batteri, ma anche funghi, virus e parassiti”, spiega Claudio Mastroianni, direttore UOC di Malattie Infettive, Policlinico Umberto I di Roma. “Queste specie microbiche purtroppo, con l’uso improprio di antibiotici, antifungini e antivirali, hanno imparato a ‘difendersi’. Con l’invecchiamento della popolazione e con l’aumento di procedure invasive, chirurgiche e farmacologiche, che hanno permesso il miglioramento della sopravvivenza dei pazienti, è aumentata la probabilità di sviluppare, infezioni legate a microrganismi diventati resistenti. Questi microrganismi riescono facilmente a superare l’attività del farmaco mettendo in atto meccanismi di difesa, sia di mutazione che di selezione. Dobbiamo preservare i farmaci antimicrobici disponibili, utilizzandoli nel modo più opportuno possibile, evitando l’abuso ed evitando di prescriverli quando non sono necessari.”