Virus respiratorio sinciziale, SIN-SIP: “Anticipare la profilassi a ottobre”

I dati epidemiologici relativi alla diffusione dei virus respiratori nella popolazione, tra i quali il virus respiratorio sinciziale, registrati nella stagione epidemica dello scorso anno, hanno documentato in molti Paesi, Italia inclusa, un consistente anticipo del periodo di inizio della stagione epidemica; i rilevamenti fin qui disponibili confermano questa tendenza anche per il 2022. È il caso del Regno Unito, che ha visto il tasso di positività al VRS aumentare del 3,9% solo nel mese di settembre, con la più alta percentuale nei bambini al di sotto dei 5 anni (8,2%). Al fine di contrastare una possibile nuova ondata anche nel nostro Paese, La Società Italiana di Neonatologia SIN e la Società Italiana di Pediatria SIP ritengono che sussistano i presupposti per valutare l’anticipazione al mese di ottobre dell’avvio della profilassi per l’infezione da VRS con palivizumab per i neonati prematuri e con patologie congenite cardiache o polmonari, compatibilmente con i contesti organizzativi regionali e aziendali, al fine di garantire una corretta prevenzione.

Per meglio riconoscere il VRS e la bronchiolite, prevenirli e agire in modo tempestivo è stato inoltre realizzato un video destinato ai genitori. Il progetto – patrocinato dalla SIN, insieme alla SIP e con la collaborazione scientifica del prof. Eugenio Baraldi – ha l’obiettivo di spiegare ai genitori tutto ciò che occorre sapere su un virus comune, ma particolarmente rischioso per i bambini sotto i 6 mesi di età. Il VRS è la principale causa di bronchiolite e polmonite nei più piccoli, le cui conseguenze più gravi sono predominanti tra i bambini di età inferiore a 1 anno. Sotto questa fascia di età e durante la stagione epidemica (che va solitamente da novembre a marzo), tutti i bambini sono a rischio di infezione grave e ospedalizzazione, soprattutto tra i 2 e i 4 mesi, ma in particolare quelli prematuri o che presentino comorbidità specifiche. I sintomi compaiono dopo 2-6 giorni dal contatto, la durata media della bronchiolite è 5-7 giorni e l’unica terapia per curarla è l’ossigeno.

Alcune semplici misure sono in grado di ridurre drasticamente la diffusione del VRS. La strategia preventiva primaria resta fondamentale, come il lavaggio delle mani e il distanziamento sociale, soprattutto in caso di sintomi. I genitori che hanno un bambino al di sotto dell’anno di età, se raffreddati, dovrebbero tenere sempre la mascherina e igienizzare le mani prima di toccare il piccolo; tutte misure – ricordano gli esperti – che ci sono state “imposte” nel periodo del Covid e che non devono essere dimenticate in futuro, proprio per poter ridurre il numero di ospedalizzazioni nei neonati e nei lattanti.