Non solo dunque nell’impotenza sessuale maschile ma, stando a uno studio internazionale a cui hanno partecipato anche medici italiani del Gemelli di Roma, il Viagra (e quindi il suo principio attivo, il sildenafil) potrebbe essere impiegato anche nelle forme di fibrosi polmonare in associazione a altri farmaci già esistenti.
Si tratta di una rara ma grave malattia che provoca insufficienza respiratoria, la cui diffusione è però destinata a aumentare, complice l’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle diagnosi precoci. Lo studio per l’Italia è stato coordinato dal team del prof. Luca Richeldi, Ordinario di Malattie dell’Apparato Respiratorio dell’Università Cattolica e Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Pneumologia della Fondazione Policlinico Agostino Gemelli IRCCS, formato da Francesco Varone, Daniele Magnini e Giacomo Sgalla.
“L’idea di usare questa associazione farmacologica deriva da un precedente studio che ha valutato il solo sildenafil confrontandolo con placebo, da cui pareva ci fosse un effetto benefico; il nuovo studio ha voluto valutare l’associazione dei due farmaci”, spiega Richeldi. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista New England Journal of Medicine.