In Veneto, 1.700 casi di melanoma in 1 anno, Lanzarin: “Prevenire è la parola d’ordine”

“Il melanoma maligno è un tumore in continuo aumento e in Veneto rappresenta più del 5% di tutti i tumori”, dichiara l’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin. “È il tumore più frequente negli uomini e il 3° nelle donne tra 0-49 anni. Nel corso degli ultimi 30 anni, l’incidenza è aumentata del +3,8% l’anno nei maschi e del +2,8% nelle femmine. Dati che impongono la massima attenzione delle istituzioni sanitarie, prima di tutto sul piano della Prevenzione, e poi su quello delle cure nei casi in cui la malattia sia evoluta.”

“Considerando tutte le età, nel 2021 il melanoma si posizionava al 6° posto tra tutti i tumori, con un balzo in avanti rispetto agli anni Novanta, quando era collocato nella 15ma posizione”, afferma il dott. Manuel Zorzi, direttore del Servizio Epidemiologico Regionale, intervenendo a un convegno sul melanoma, organizzato con il supporto della Fondazione Scuola di Sanità Pubblica in occasione di maggio mese della lotta al melanoma e recentemente svoltosi a Padova. Nell’ultimo periodo, nella Regione sono stati diagnosticati più di 1.700 nuovi casi l’anno. “Grazie alla crescente diffusione delle preziose pratiche di diagnosi precoce, la maggior parte dei melanomi diagnosticati negli ultimi anni si trova in stadio iniziale ed è caratterizzata da una prognosi molto favorevole”, afferma Lanzarin. “La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è infatti del 91%, tra le più elevate rispetto a tutti gli altri tipi di tumore.”

Le popolazioni montane risultano maggiormente a rischio a causa dell’intensità delle radiazioni UV e del riflesso sulla neve. La prevenzione primaria, basata su comportamenti corretti e consapevolezza del rischio, è fondamentale per ridurne l’incidenza. Il convegno aveva lo scopo di valutare le iniziative preventive e la presa in carico dei pazienti, con l’obiettivo anche di definire un percorso regionale preventivo diagnostico terapeutico assistenziale PPDTA.