
“Non usate parole come Deltacron, flurona o flurone per favore. Queste parole implicano una combinazione di virus/varianti che non sta avvenendo.” Così Maria van Kerkhove, epidemiologa all’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). “Le sequenze di ‘Deltacron’ di Cipro riportate da diversi media sembrano essere chiaramente una contaminazione”, dichiara Tom Peacock, virologo al Dipartimento di Malattie Infettive, dell’Imperial College di Londra. “Le presunte mutazioni sono state individuate in una parte del genoma che è vulnerabile all’errore in alcune procedure di sequenziamento. Questo non è quasi certamente un ricombinante biologico di Delta e Omicron”, sostiene Jeffrey Barrett, Wellcome Sanger Institute. Deltacron potrebbe dunque essere frutto di una contaminazione di campioni di analisi, e non una nuova variante. I ricercatori di Cipro ne avevano identificato 25 casi, le cui sequenze erano state inoltrate al database internazionale Gisaid.