“Negli ultimi 10 anni si è registrato un grosso calo di accesso alla donazione di sangue. Stiamo perdendo i donatori giovani”, afferma la prof.ssa Vanessa Agostini, direttrice dell’UO di Medicina Trasfusionale del Policlinico San Martino di Genova, responsabile del Coordinamento per le Attività Trasfusionali della Liguria. “Diventa fondamentale – suggerisce – investire in politiche di sensibilizzazione e fidelizzazione alla donazione attraverso percorsi che devono iniziare all’interno della scuola, così da avvicinare i giovani in età precoce e nello stesso tempo promuovere i corretti stili di vita. Con un solo percorso riusciamo a tutelare la salute dei donatori e trovarne dei nuovi.”
“La medicina trasfusionale – continua Agostini – non ha un percorso di formazione specialistica. Abbiamo perso il 30% dei medici rispetto all’epoca pre-pandemica. Non avere medici che si occupano di Medicina Trasfusionale significa non poter avere percorsi di formazione nelle scuole, realizzare campagne di promozione e sensibilizzazione alla donazione con il supporto delle associazioni e federazioni dei donatori volontari di sangue e non poter incidere sull’utilizzo appropriato degli emocomponenti per il supporto trasfusionale.”