
Le vampate di calore sono spiacevoli episodi di calore che iniziano nella parte superiore del corpo e si diffondono, causando sudorazione e ansia. Possono verificarsi raramente, ogni giorno o più volte al giorno. Di notte, inoltre, possono alterare il sonno e comunque sono vissute dai soggetti interessati come episodi estremamente spiacevoli. Interessano principalmente donne quando affette da tumore della mammella, ovaio, ma anche moliti uomini quando sottoposti a terapia ormonale per il carcinoma della prostata. In pratica le vampate di calore si possono registrate per meccanismi differenti. Mentre infatti nella menopausa l’obiettivo della terapia ormonale è quello di aumentare i livelli ormonali al fine di prevenire questo fastidioso disturbo, l’obiettivo della terapia ormonale in caso di tumore, spesso metastatizzato, è quello di ridurre i livelli di ormone. E quando i livelli scendono, possono verificarsi le vampate di calore. Nei malati oncologici le vampate di calore potrebbero essere correlate al cancro stesso, alle infezioni, alla terapia ormonale o ad alcuni farmaci come gli steroidi.
Secondo Arjun Gupta, dell’Università del Texas Southwestern Medical Center di Dallas, autore di una pagina informativa per le pazienti disponibile online dal 28 dicembre su Jama Oncology, la gestione delle vampate di calore include sia la prevenzione sia il trattamento. Le tecniche non farmacologiche sono quelle che vengono generalmente provate per prime. Gupta consiglia di riportare su un quaderno il numero, l’intensità e la durata delle vampate di calore; questo esercizio può aiutare a identificare i possibili eventi scatenanti da evitare. Ad esempio, fare un bagno caldo o mangiare cibi piccanti sono comportamenti che potrebbero provocare una vampata di calore.
È importante evitare di eccedere con la caffeina e l’alcol e occorre smettere di fumare. Un ambiente sano e ventilato durante il giorno e durante il sonno, con vestiti e lenzuola di cotone, così come docce tiepide, può aiutare ulteriormente. Anche attività di rilassamento come lo yoga, la meditazione e gli esercizi di respirazione possono essere utili nella gestione delle vampate di calore. Per quanto riguarda i trattamenti farmacologici, sia uomini sia donne traggono giovamento dall’assunzione a basse dosi di alcuni antidepressivi, come la venlafaxina, il citalopram, la clonidina, il gabapentin e l’ossibutinina. Terapie alternative come prodotti a base di erbe, soia e agopuntura non sono ancora state ampiamente studiate per il trattamento delle vampate di calore nei pazienti oncologici.
Dunque le vampate di calore causate dalle terapie antitumorali possono essere prevenute con adeguati trattamenti. “L’obiettivo di ogni terapia – conclude Gupta – è quello di aiutare i pazienti a sentirsi meglio; non vogliamo che soffrano inutilmente e pensino che non ci siano trattamenti disponibili.”