Ad oggi sono 33 i Centri italiani, pubblici e privati, presso i quali l’ingrossamento della prostata (ipertrofia prostatica benigna) viene trattato con energia termica e vapore acqueo, una tecnica mininvasiva praticata, nella maggior parte dei casi, in day hospital. Una metodica – fatto non da poco, soprattutto per la vita della coppia – che consente di conservare l’eiaculazione. Si tratta di una tecnica con alcuni limiti, come l’eccessiva grandezza o presenza di voluminoso terzo lobo, ma certamente rivoluzionaria.
L’EVENTO
Alcuni tra i principali Urologi italiani esperti nel trattamento della prostata con vapore acqueo si riuniranno a Bologna per fare il punto sull’Ipertrofia Prostatica Benigna, che ogni anno registra circa 7milioni di nuove diagnosi. L’incontro, in programma il 29 gennaio 2024, promuoverà il confronto fra Specialisti sugli aspetti clinici e sociali dell’ipertrofia prostatica (l’aumento volumetrico della prostata, piccola ghiandola attraverso cui passa l’uretra); consentirà di mettere a disposizione esperienze e risultati; analizzerà le soluzioni terapeutiche più innovative oggi a disposizione di medici e pazienti.
IL TRATTAMENTO MININVASIVO
Il trattamento, minimamente invasivo, non prevede alcuna chirurgia, impiegando solo energia termica e vapore acqueo. Attraverso la corrente di radiofrequenza, viene generata energia termica sotto forma di vapore acqueo, che viene iniettato nella prostata in dosi controllate, per circa 9 secondi, arrivando a un totale, generalmente, di 8-10 iniezioni per ciascuna seduta. Il vapore acqueo iniettato nel tessuto prostatico si disperde tra le cellule e, contemporaneamente, si raffredda e condensa. A contatto con il tessuto prostatico, l’energia termica immagazzinata nel vapore viene rilasciata, determinando la denaturazione delle cellule. Progressivamente, le cellule denaturate vengono assorbite dal normale metabolismo corporeo riducendo in questo modo il volume del tessuto che occlude l’uretra. La condensazione del vapore genera inoltre, nella zona interessata, anche il rapido collasso del sistema vascolare, rendendo la procedura non cruenta.
VANTAGGI
Il trattamento ha in particolare 2 vantaggi: mantiene inalterate le corrette funzioni urinarie; consente di preservare la capacità di eiaculazione. Inoltre, la minima invasività e la rapidità di esecuzione, in condizioni di massima sicurezza, rendono possibile il trattamento con un breve ricovero ospedaliero, oppure in day hospital o presso ambulatori specializzati. Trattandosi di interventi rapidi, il tutto si traduce anche in un beneficio collettivo, che oltre al risparmio per degenza, impiego di sala operatoria, assistenza post-operatoria, eventuali trasfusioni, contribuisce anche – fattore importantissimo, specie nel contesto attuale – alla riduzione delle le liste d’attesa. Da qui, le raccomandazioni favorevoli anche da parte di prestigiosi istituti internazionali, fra i quali il National Institute for Health and Care Excellence inglese.
EFFETTI COLLATERALI
Molto rare sono infezioni, bruciori minzionali e un minimo sanguinamento dopo la procedura.
I CENTRI CHE HANNO GIÀ ADERITO ALL’INCONTRO
- Ospedale San Bortolo | Vicenza;
- Ospedale di Cerignola | Foggia;
- Ospedale Cisanello | Pisa;
- Ospedale Galliera | Genova;
- Ospedale di Chieti;
- Ospedale di Novi Ligure;
- Villa Igea | Ancona;
- Ospedale di Parma;
- Ospedale Sacro Cuore di Negrar | Verona;
- Ospedale Perrino | Brindisi;
- Ospedale di Gela;
- Città della Salute | Torino;
- Ospedale Sant’Antonio | Padova;
- Policlinico Ponte San Pietro | Bergamo;
- Ospedale di Tivoli;
- Ospedale di Treviso;
- Ospedale di Garbagnate Milanese;
- Ospedale Santissima Annunziata | Taranto;
- Ospedale di Pordenone;
- Ospedale di Trapani;
- Ospedale di Schiavonia | Padova;
- Ospedale di Matera;
- Ospedale di Pescara;
- Ospedale di Reggio Emilia;
- Casa di Cura Abano Terme;
- Ospedale Borgo Trento | Verona;
- Spedali Civili | Brescia;
- Ospedale di Foligno;
- Ospedale Niguarda | Milano;
- Ospedale Careggi | Firenze;
- Ospedale Monaldi | Napoli;
- Ospedale di Verduno | Cuneo.