
Arrivato a Leopoli, in Ucraina occidentale, il primo carico di aiuti umanitari dell’Unicef, proveniente dal Global Supply and Logistics Hub di Copenaghen. Fa parte di un convoglio di 6 camion con circa 62 tonnellate di forniture in viaggio verso il Paese devastato dalla guerra. Queste includono dispositivi di protezione personale per proteggere gli operatori sanitari dal COVID-19 oltre a rispondere ai bisogni sanitari fondamentali dei bambini e delle famiglie, così come forniture mediche indispensabili, tra cui medicine, kit di primo soccorso, kit ostetrici, attrezzature chirurgiche, kit per la prima infanzia e ricreativi.
“La situazione dei bambini e delle famiglie in Ucraina è sempre più disperata”, dichiara Murat Sahin, rappresentante Unicef nel Paese. “Queste forniture aiuteranno a dare a donne, bambini e operatori sanitari il supporto tanto necessario.” Da quando il conflitto si è intensificato, le famiglie si sono rifugiate sottoterra, sono tagliate fuori dai servizi di base. Gli ospedali e i reparti di maternità hanno spostato i loro pazienti negli scantinati. In tutto il Paese, centinaia di migliaia di persone sono senza acqua potabile a causa dei danni alle infrastrutture del sistema idrico. Il paese è a corto di forniture mediche critiche e ha dovuto interrompere gli sforzi urgenti per frenare un’epidemia di polio.
Un ulteriore carico di aiuti, anche con 17mila coperte e vestiti invernali caldi per bambini, è in viaggio attraverso la Polonia dal Magazzino dell’Ufficio nazionale dell’Unicef in Turchia, a Mersina. “L’Unicef sta lavorando 24 ore su 24, preparandosi a intensificare le operazioni non appena le restrizioni di accesso e di sicurezza saranno allentate e l’assistenza umanitaria potrà essere distribuita nelle aree più colpite”, aggiunge Sahin. Prevista anche l’installazione di Blue Dot, spazi sicuri lungo le rotte di transito per l’accesso ai servizi di bambini e madri che si spostano nei Paesi vicini.
L’Unicef rinnova il proprio appello per una immediata sospensione delle ostilità in Ucraina per permettere agli aiuti umanitari di raggiungere chi ne ha bisogno. Tale pausa permetterebbe anche alle famiglie nelle zone più colpite di cercare di procurarsi cibo e acqua, cercare cure mediche o lasciare le loro case per cercare sicurezza. Per la crisi in atto, l’Appello d’Emergenza dell’Unicef stima necessari oltre 349milioni di dollari: 276milioni per l’assistenza in Ucraina; 73,1milioni per aiutare i bambini nei Paesi limitrofi.