Le persone contagiatesi meno di 7-8 mesi addietro non sono state ammesse alla vaccinazione, per via degli anticorpi sviluppati naturalmente in risposta al virus. Tuttavia, dopo tale periodo questi scompaiono e gli stessi soggetti che in precedenza si erano infettati sono suscettibili a nuove infezioni. E proprio per evitare possibili reinfezioni da SARS-CoV-2 basterebbe per loro una sola somministrazione del vaccino anti-Covid di Pfizer; una singola dose per far sì che l’organismo sviluppi una nuova risposta immunitaria contro il nuovo coronavirus. A sostenerlo è uno studio israeliano, condotto dalla Bar-Ilan University e dallo Ziv Medical Center, pubblicato sulla rivista Eurosurveillance.
Per arrivare a queste conclusioni, i ricercatori hanno coinvolto oltre 500 partecipanti per valutare la risposta al vaccino Pfizer-BioNTech nei soggetti che avevano già avuto l’infezione. “I nostri risultati preliminari mostrano che le persone precedentemente infettate dal virus hanno risposto in modo molto forte a una dose del vaccino Pfizer, indipendentemente dal momento della prima infezione e dalla presenza di anticorpi rilevabili”, afferma Michael Edelstein, della facoltà di Medicina presso la Bar-Ilan University. “La risposta tra le persone precedentemente infette è stata così efficace da aprire il dibattito sulla possibilità che una singola dose potesse essere sufficiente. Questa scoperta potrebbe aiutare i decisori per le scelte informate in merito alla politica sui vaccini. La forte risposta a una dose del vaccino rappresenta una buona notizia, ma sarà opportuno validare i nostri risultati con una coorte più ampia prima di avere la certezza di questi dati”, conclude. “Stiamo continuando a seguire gli operatori sanitari dopo la loro seconda dose per capire meglio la durata della copertura immunitaria del vaccino nei diversi gruppi di persone.”