“Un collega tira l’altro: 2 video testimonial dell’AOU di Modena per aiutare a smettere di fumare”

Prendere come riferimento un collega e la sua storia per provare a intraprendere un percorso per arrivare a smettere di fumare. In occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco, che ricorre il 31 maggio 2025, l’AOU di Modena presenta gli esiti della propria campagna interna Fumi? Diventa un Ex, promossa dalla Sorveglianza Sanitaria in collaborazione con la Tossicologia Medica. Testimonial 2025 dell’iniziativa è Annalisa Bergonzoni, dirigente psicologo presso il Servizio Formazione, Ricerca e Innovazione dell’AOU, che da circa 1 anno ha intrapreso un percorso per smettere di fumare convinta dalla campagna dell’anno precedente, che aveva visto come protagonista il chirurgo plastico Antonio Spaggiari. Determinante il video racconto diffuso sui social e sul canale YouTube aziendale, che ha contribuito a intraprendere il percorso con l’aiuto, in particolare, della dott.ssa Denise Garavini e della dott.ssa Daria Brovia.

La campagna di informazione sulla Giornata Mondiale Senza Tabacco dell’AOU di Modena, curata dal Servizio Comunicazione e Informazione, è stata implementata anche attraverso l’introduzione di nuovi strumenti; tra questi, uno screensaver dedicato che appare su tutti i PC dei professionisti del Policlinico e dell’Ospedale Civile di Baggiovara. “Era già da un po’ che pensavo di smettere di fumare”, racconta Bergonzoni. “Poi ho visto la campagna della Sorveglianza Sanitaria e, in particolare, il video del dott. Spaggiari, in cui promuoveva l’attività del Centro Antifumo aziendale. Mi ha colpito soprattutto l’entusiasmo con cui ha raccontato di aver superato questa sfida. È stato proprio questo uno dei motivi che mi ha spinta a intraprendere il percorso, seguita dalla dott.ssa Brovia, durante il quale mi sono sentita molto sostenuta. Grazie alla mia motivazione, e certamente anche al supporto del Centro Antifumo, oggi sono 8 mesi che non tocco una sigaretta: ho eliminato completamente questa dipendenza psicologica, riscoprendo una grande libertà mentale e un miglioramento del benessere fisico.”

“Anche quest’anno, l’AOU di Modena aderisce alla Giornata Mondiale Senza Tabacco lanciando una nuova campagna per sostenere l’adozione consapevole di uno stile di vita sano smettendo di fumare”, afferma la dott.ssa Loretta Casolari, direttrice della Sorveglianza Sanitaria dell’AOU. “Si tratta di un investimento di salute a cui non si può rinunciare. Dal 2022, la Sorveglianza Sanitaria, in collaborazione con la Tossicologia Medica, è impegnata a supportare i professionisti che vogliono smettere di fumare con un percorso attivo che prevede una presa in carico di tutti i professionisti motivati ad intraprendere un percorso sanitario specialistico per la disassuefazione dal fumo. Abbiamo riscontrato come con il supporto di specialisti le probabilità di successo aumentino notevolmente; le evidenze dimostrano che maggiore è il supporto che si riceve, più è alta la probabilità di smettere di fumare in modo definitivo.”

“Durante il primo appuntamento con i professionisti e gli operatori che si rivolgono a noi vengono raccolte l’anamnesi generale e in particolare quella tabaccologica”, spiega la dott.ssa Daria Brovia, dirigente medico della Farmacologia e Tossicologia del Policlinico, responsabile del Centro Antifumo. “Vengono inoltre somministrati test per valutare la motivazione, il senso di autoefficacia e il livello di dipendenza da nicotina. Il percorso prosegue poi con una serie di incontri basati su tecniche cognitivo-comportamentali e, se necessario, si valuta anche un supporto farmacologico vero e proprio o uno sostitutivo, a base di nicotina.”

Nel corso di questi anni decine sono state le richieste di aiuto. L’identikit medio dei fumatori è quello di una donna, con un’età media di 52 anni, che fuma circa 12 sigarette al giorno. In circa 1/3 dei casi è presente anche l’uso di altri prodotti da fumo, come sigarette elettroniche o dispositivi a tabacco riscaldato. La popolazione dei pazienti-dipendenti AOU riflette abbastanza fedelmente quella generale: tra i 18 e i 65 anni, circa il 25% delle persone fuma. “Tuttavia, in alcuni reparti caratterizzati da turnazioni particolarmente impegnative o da maggiore stress lavorativo, la percentuale può salire fino al 30-40%”, afferma ancora Brovia. “In questi casi, il fumo diventa un problema di salute ancora più rilevante. Ad oggi, circa la metà dei nostri pazienti ha raggiunto una completa astensione dal fumo; l’altra metà ha iniziato da poco o ha comunque ridotto in modo significativo il consumo.”

“Smettere di fumare è un traguardo raggiungibile”, sottolineano in promotori dell’iniziativa. “Il desiderio di una sigaretta, pur intenso, ha una durata limitata e tende a svanire in pochi minuti. I sintomi dell’astinenza si attenuano sensibilmente già nella prima settimana, e il coinvolgimento di familiari e amici può offrire un sostegno importante. I benefici per la salute iniziano immediatamente: dopo soli 20 minuti dalla cessazione, si osservano i primi miglioramenti nei parametri vitali. L’aumento di peso, spesso temuto, non è inevitabile e, quando presente, si limita generalmente a pochi chilogrammi. Una corretta alimentazione, una buona idratazione e una regolare attività fisica aiutano a gestire questa fase. Per chi fatica a smettere autonomamente, è consigliabile ricorrere a un supporto specialistico: esistono percorsi dedicati e presidi farmacologici efficaci. Eventuali ricadute non devono essere vissute come fallimenti, ma come momenti di consapevolezza che permettono di comprendere e affrontare meglio le difficoltà. La cessazione del fumo comporta vantaggi significativi, non solo per la salute individuale, ma anche sul piano economico e nella protezione delle persone vicine, in particolare dei bambini.”