DOMANDA
Salve dottore, mi chiamo Matteo e ho 20 anni. Sono veramente preoccupato perché con la mia ragazza a letto ho problemi di eiaculazione precoce in quanto non duro più di 5 minuti. Tutto è iniziato quando ho incominciato a masturbarmi “per non farmi beccare” dai miei genitori; da lì vengo subito. Però prima, quando ero più piccolo e facevo tutto con più calma, ci mettevo un po’ di tempo a eiaculare… Non so come risolvere il problema, ho bisogno di aiuto.
Ti ringrazio per il tempo dedicato, e aspetto una tua risposta.
Grazie
RISPOSTA
Cinque minuti di penetrazione non sono proprio pochi e quindi sarebbe in errore considerarlo un caso di eiaculazione precoce. Erroneamente, la precocità viene considerata in relazione a quanto impiega la partner a raggiungere l’orgasmo, ma così non deve essere. Certamente però, in questi casi, è necessario migliorare, ma solo per arrivare al punto in cui entrambi i componenti della coppia possano essere soddisfatti.
I più giovani si masturbano poco prima del rapporto sessuale oppure confidano nella facilità a raggiungere più orgasmi. Nella maggior parte dei casi il risultato è deludente e, a ogni tentativo, aumentano l’ansia, il timore o addirittura la paura per il rapporto sessuale, sia con una partner abituale che con una occasionale. Tutto questo va evitato, scrollandosi di dosso quest’ansia di prestazione, anche con l’aiuto di un sessuologo. L’andrologo potrà servire per escludere eventuali infiammazioni a livello prostatico.
Attualmente Dapoxetina (Priligy) rappresenta la molecola ideale per combattere l’eiaculazione precoce: apparentemente agisce come gli antidepressivi ma, per la prima volta, è stata specificamente formulata per questo disturbo, in quanto è vero che aumenta la disponibilità a livello cerebrale di serotonina, ma il suo effetto, a differenza degli antidepressivi, si esplica rapidamente e si esaurisce entro 3-4 ore. Al contrario, gli antidepressivi hanno un’azione molto più tardiva, anche di giorni, che si esaurisce molto gradualmente, anche dopo settimane. Molte ricerche pubblicate su riviste scientifiche hanno evidenziato che, dopo 12 settimane di trattamento con Priligy, il controllo del raggiungimento dell’orgasmo era più che triplicato per gli uomini che assumono la dose maggiore di farmaco (60 mg); pochi e rari gli effetti collaterali (nausea 3%).
La crema ritardante molto utilizzata è composta da due anestetici: lidocaina e prilocaina (emla). Viene applicata sul glande 10 minuti prima del rapporto sessuale ma, prima di iniziare, bisogna lavarsi per evitare di “anestetizzare” localmente la partner. Spesso però, per evitare che l’effetto benefico si esaurisca al sospendere della terapia, è necessario un supporto psico-sessuologico o anche l’impiego di alcune tecniche comportamentali come quelle della compressione del glande e dello “stop and start”.