il nintedanib* , molecola in aggiunta alla miglior terapia di supporto (best supportive care – BSC) nel tumore del colon-retto, , rispetto alla terapia di supporto da sola, ha raggiunto uno degli endpoint co-primari, quello di sopravvivenza libera da progressione della malattia (PFS), in pazienti pre-trattati con tumore del colon-retto metastatico (mCRC), che non rispondevano più o non tolleravano altre terapie a disposizione. Questi risultati sono riportati nello studio LUME-Colon 1 e Nintedanib ha dimostrato una chiara attività antitumorale, riducendo in maniera significativa il rischio di progressione della malattia del 42%, rispetto alla miglior terapia di supporto, ma questo non si è tradotto in un beneficio in termini di sopravvivenza complessiva (OS), il secondo endpoint co-primario. I risultati indicano anche che gli eventi avversi sono stati in linea con quelli osservati in precedenti studi oncologici, senza che siano emersi elementi nuovi o inattesi riguardo alla sicurezza.
“I risultati confermano che nintedanib è un principio attivo ben tollerato, che ha avuto un effetto significativo nello stabilizzare la malattia in pazienti con tumore del colon-retto avanzato – ha dichiarato Eric Van Cutsem, Professore di Medicina Interna presso l’Università di Lovanio e principale sperimentatore dello studio – Purtroppo, questo beneficio non ha portato a un aumento della sopravvivenza complessiva, per questo stiamo analizzando i risultati per capire meglio questo esito”.
I risultati di LUME-Colon 1 sono stati presentati in occasione del Congresso 2016 della Società Europea di Oncologia Medica (ESMO) che si tiene a Copenaghen dal 7 all’11 ottobre (abstract #LBA20_PR – Proffered Paper, Gastrointestinal tumours, colorectal 1, – tumori gastrointestinali, t. del colon-retto 1), presentazione: domenica 9 ottobre, dalle 14:45 alle 16:15 – Ora Legale Europa Centrale).
Mehdi Shahidi, Vice President and Global Head of Medicine, Oncology di Boehringer Ingelheim ha dichiarato che “l’obiettivo ultimo dei nostri programmi in ambito oncologico è quello di sviluppare terapie che trasformino la pratica clinica a beneficio della vita dei pazienti e delle loro famiglie. L’esito di LUME-Colon 1 non è quello che avevamo sperato, ma con ogni nuovo risultato degli studi del nostro programma di sviluppo continuiamo ad aumentare le nostre conoscenze e ad evolvere la nostra strategia di ricerca”.