Tumore al seno. “Speranze da bionanofenretinide nel prevenire e rallentare le metastasi.” Ricerca in modello animale

Una nuova speranza per bloccare le metastasi del tumore al seno arriva da bionanofenretinide, farmaco utilizzato per il momento in uno studio ancora sperimentale condotto da un gruppo di ricerca del Dipartimento di Oncologia e Medicina Molecolare dell’Istituto Superiore di Sanità, guidato da Ann Zeuner, in collaborazione con le Università di Siena e di Bologna e l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano. Molte donne operate di cancro al seno vanno infatti incontro a una progressione metastatica della malattia, che può presentarsi anche molti anni dopo la diagnosi. Individuare nuove terapie per il cancro metastatico della mammella, che solo in Italia riguarda circa 37mila persone, è quindi un obiettivo importante. “Il nostro team ha creato una nuova formulazione di un farmaco, la fenretinide, che in passato aveva mostrato una scarsa efficacia per problemi di scarso assorbimento”, spiega Zeuner, che insieme a Marta Baiocchi ha coordinato lo studio. “Il nuovo farmaco, chiamato bionanofenretinide, consiste in nanoparticelle che vengono efficacemente assorbite, riuscendo ad ottenere un effetto antitumorale particolarmente evidente nelle metastasi di tumore alla mammella del topo, in assenza di effetti collaterali. Questi risultati così promettenti ci fanno sperare che il farmaco possa in futuro essere adoperato nella terapia del cancro al seno, in particolare per prevenire la formazione di metastasi e rallentare quelle già formate.”

Individuare nuove terapie per il cancro metastatico della mammella è uno degli obiettivi della campagna Nastro Rosa Airc; grazie alle donazioni e al lavoro dei volontari, nel 2024 la Fondazione ha sostenuto con oltre 14milioni di euro la ricerca sul tumore al seno attraverso il finanziamento di borse di studio e progetti. “Parallelamente alla ricerca di nuove terapie, è molto importante per le donne che hanno avuto un tumore al seno sottoporsi ai controlli periodici e attuare dei cambiamenti nello stile di vita”, continua Zeuner. “Alimentazione sana, attività fisica regolare e riduzione dello stress migliorano la qualità della vita e riducono il rischio che la malattia si possa ripresentare in futuro.”

Lo studio, realizzato grazie ai finanziamenti della Fondazione Airc per la Ricerca sul Cancro, documenta l’efficacia di un nuovo farmaco sperimentale nell’inibire le metastasi di cancro al seno in topi geneticamente modificati. I risultati sono stati pubblicati sul Journal of Experimental & Clinical Cancer Research.