Tumore del fegato: rischio aumentato nei soggetti con epatite cronica e diabete

Un’epatite che dura più di  6 mesi viene definita come epatite cronica, anche se questa durata è arbitraria. L’epatite B acuta diventa cronica in circa il 5-10% dei pazienti. Tuttavia, più giovane è l’età in cui si verifica l’infezione acuta, maggiore è il rischio di sviluppare un’infezione cronica. In assenza di terapia, l’epatite B cronica può guarire raramente, mentre più facilmente potrà evolvere lentamente verso la cirrosi nel giro di decenni. Da una recente ricerca si è visto che i soggetti con epatite cronica B e diabete hanno anche un maggiore rischio di sviluppare il tumore del fegato. Queste le conclusioni di uno studio condotto su 2.966 pazienti con epatite B cronica e diabete di nuova diagnosi.

I pazienti con epatite B e diabete presentavano longitudinalmente un rischio di sviluppo di carcinomi epatocellulari significativamente maggiore rispetto a quelli non diabetici, nonché un maggior rischio di mortalità correlata a questi carcinomi, ma anche la mortalità complessiva risultava significativamente più elevata nei pazienti diabetici che in quelli non diabetici. Nel complesso, dunque, anche grazie all’analisi della regressione multivariata, è stato possibile dimostrare che il diabete rappresenta un fattore di rischio indipendente associato a un incremento dello sviluppo di carcinomi epatocellulari, della mortalità correlata a questi carcinomi e della mortalità complessiva nei pazienti con epatite B. Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Viral Hepatitis online.