Tumore del colon-retto: in Lombardia prevenzione estesa fino a 74 anni

In Lombardia lo screening del tumore del colon retto è stato esteso sino ai 74 anni d’età, coinvolgendo così 475.000 persone in più: una buona notizia nella lotta al cancro che però porterà all’incremento del 25% delle colonscopie eseguite per screening. L’Associazione Italiana Gastroenterologi ed Endoscopisti Ospedalieri (AIGO) ritiene questo provvedimento, deliberato da Regione Lombardia, molto importante per la salute della popolazione, perché agevola la prevenzione di questa forma tumorale; evidenzia tuttavia come questa iniziativa non sia sostenibile se non accompagnata da un potenziamento delle unità di gastroenterologia e dei loro organici.

“Può il Sistema Sanitario regionale reggere un simile carico? E se sì con quali ricadute sulla qualità della cura, soprattutto in termini di accresciuti tempi di attesa? Abbiamo segnalato come Federazione Italiana Società Scientifiche Malattie dell’Apparato Digerente (FISMAD) Lombardia il problema al Governo regionale, che in un recente incontro si è impegnato a verificare se il numero di gastroenterologi presente nel servizio sanitario regionale sia sufficiente”, dichiara Sergio Segato, presidente della sezione Lombardia AIGO. “Ci auguriamo che queste verifiche, che confermeranno la nostra valutazione, siano eseguite al più presto e che portino all’attuazione di specifiche contromisure, altrimenti rischiamo di assistere alla saturazione delle liste di attesa con tempi di attesa molto lunghi in un periodo critico anche per l’attuazione della riforma sanitaria. La Regione – conclude Segato – si è anche impegnata a farsi portavoce a livello nazionale della necessità di aumentare il numero di posti nelle scuole di specializzazione di gastroenterologia, in modo da formare più gastroenterologi e così potenziare l’assistenza alle malattie dell’apparato digerente in Lombardia.”