Dal 1997, l’Oms pubblica ogni anno il Global Tubercolosis Report, documento che fornisce una valutazione completa e aggiornata dell’epidemia di TBC e dei progressi in prevenzione, diagnosi e trattamento della malattia, a livello globale, regionale e nazionale. La TBC è stata la seconda causa di morte per 1 singolo agente infettivo nel 2022, dopo il Covid-19:
- La pandemia da Covid-19 causata dal […] SARS-CoV-2 ha avuto un forte impatto sulle attività di sorveglianza, prevenzione e cura della tubercolosi. Si stima che circa 10,6milioni di persone abbiano sviluppato la TBC nel 2022, rispetto alle stime di 10,3milioni nel 2021 e 10milioni nel 2020;
- La TBC ha causato circa 1,3milioni di decessi, dato in calo rispetto alle stime di 1,4milioni sia nel 2020 che nel 2021 e quasi al livello del 2019;
- Nel 2022, il 55% delle persone che hanno sviluppato la TBC erano uomini, il 33% donne e il 12% bambini (da 0 a 14 anni);
- La TBC multiresistente o rifampicina-resistente (MDR/RR-TB) rappresenta ancora un grave problema per la salute pubblica e una minaccia per la sicurezza sanitaria: si stima che 410mila persone abbiano sviluppato una TBC MDR/RR nel 2022: tra queste, solo 2 su 5 persone sono state diagnosticate e avviate al trattamento.
L’Italia è definita dall’Oms un Paese “a bassa endemia”, poiché si registrano meno di 10 casi di malattia ogni 100mila abitanti.
- Nel 2022 sono stati notificati 2.439 casi di tubercolosi, con un tasso di notifica pari a 4,1 casi per 100mila residenti;
- Dal 2010 al 2021 il tasso di notifica di malattia si è ridotto progressivamente (da 7,7 a 4,2 per 100mila residenti), raggiungendo nel 2020 il valore più basso (3,8 per 100mila residenti); tale decremento si è verificato in tutte le classi d’età;
- Nel 2022 i casi di TBC polmonare sono stati 1.683 (69,0%): tale rapporto tra forme polmonari ed extra-polmonari si è mantenuto costante nel periodo 2009-2021;
- Nel 2022 la percentuale di casi di TBC nei nati all’estero si conferma leggermente superiore rispetto quella registrata per le persone nate in Italia. Tuttavia, i numeri assoluti sono in diminuzione tra i nati all’estero.
A livello globale, la strategia End TB adottata dall’Assemblea Mondiale della Sanità nel 2014 mira a:
- Ridurre l’incidenza della TBC dell’80% rispetto al 2015;
- Ridurre i decessi per TBC del 90% rispetto al 2015;
- Eliminare completamente i costi catastrofici per le famiglie colpite da TBC entro il 2030.
In ambito europeo, l’Action Plan 2023-2030 della Regione Europea Oms prevede:
- La riduzione dell’incidenza TB del 50% per il 2025 e del 80% per il 2030;
- La riduzione del numero di decessi da TB del 75% per il 2025 e del 90% per il 2030;
- Il raggiungimento del tasso di successo tra i casi MDR e RR-TB dell’80% per il 2025 e dell’85% per il 2030.
L’Italia attualmente mira a raggiungere gli obiettivi per i Paesi a bassa endemia definiti nella strategia End TB a partire dai Paesi che nel 2012 avevano meno di 100 casi per milione:
- Fase di pre-eliminazione: meno di 10 casi per milione nel 2035;
- Fase di eliminazione: meno di 1 caso per milione del 2050.
Gli obiettivi da conseguire includono il miglioramento del trattamento, della gestione dei casi e dell’aderenza alla terapia, nonché il sostegno all’integrazione tra servizi sanitari territoriali ed altri Enti (pubblici, del privato sociale e del volontariato), allo scopo di favorire l’accesso ai servizi sanitari da parte di tutta la popolazione.