
La trombectomia meccanica con aspirazione è il trattamento di prima linea per l’ictus ischemico: questo il risultato dello studio indipendente ASTER che, per la prima volta, ha messo a confronto le principali tecniche per il trattamento della patologia in termini di efficacia e sicurezza. La terapia endovascolare dell’Ictus – trombectomia meccanica – rappresenta una rivoluzione nel trattamento della patologia e già nel 2015 è stata riconosciuta dalla società scientifiche come il trattamento di prima linea per le grandi occlusioni dei vasi; le linee guida sono state adattate di conseguenza.
L’analisi ha comparato l’efficacia delle due principali tecniche, aspirazione e stent retriever, confermando l’efficacia di entrambe in caso di grandi occlusioni dei vasi e ribadendo la dimensione rivoluzionaria del trattamento endovascolare dell’ictus. Lo studio fornisce ai medici una base scientifica per compiere una scelta tra le due principali tecniche di Trombectomia Meccanica. Fino a oggi infatti, le abitudini – e non la ricerca – sono state i principali driver di questa scelta. ASTER costituisce un primo step verso l’individuazione della tecnica da utilizzare per ogni paziente, in modo da venire incontro alle singole e specifiche esigenze.
“Lo studio ASTER – dichiara il dott. Michel Piotin, MD, principale ricercatore dello studio e neuroradiologo presso l’ospedale Rothschild Fondation di Parigi – dimostra che, nell’impiego della tecnica ADAPT, l’avvio del trattamento con aspirazione possiede la medesima efficacia dello stent retriever. La tecnica ADAPT offre la possibilità di far seguire all’aspirazione effettuata con il sistema Penumbra l’utilizzo di uno stent retriever, con conseguenti effetti positivi in termini di risparmio di tempo.”