Tutto pronto al porto turistico Cala de’ Medici, in provincia di Livorno, punto di partenza – in occasione della Vela Cup Toscana, domenica 26 maggio 2024 – della Triton Cup, prima regata italiana dedicata alla tutela del mare, della conservazione e della biodiversità marina. Una delle circa 60 imbarcazioni in gara avrà a bordo un equipaggio speciale, composto da 6 ragazzi guariti dal cancro, accompagnati da skipper professionisti nell’ambito del progetto Sea Therapy. La competizione, dedicata alla salvaguardia del mare, è organizzata nell’ambito di Life A-MAR Natura 2000, iniziativa nata per promuovere i siti marini e costieri della Rete Natura 2000. Velisti, diportisti e tutti gli amanti del mare che prenderanno parte alla regata avranno la possibilità di salpare per conoscere da vicino i siti costieri della Rete, luoghi di interesse comunitario e zone di protezione speciale creata dall’Unione Europea per la salvaguardia e la conservazione degli habitat e delle specie, animali e vegetali, identificati come prioritari dagli Stati membri. Cala de’ Medici, situato ai confini del Parco dell’Arcipelago Toscano, ospita una ricca varietà di vita marina. In particolare, la zona marina protetta denominata Tutela del Tursiope Tursiops Truncatus è nota per ospitare specie protette, come il tursìope della famiglia dei Delfinidi e la tartaruga Caretta caretta, ma anche di uccelli come la berta maggiore e minore e il gabbiano corso, e piante acquatiche come la Poseidonia oceanica. La stessa area è nota per il Santuario Pelagos, unica zona marina internazionale dedicata alla protezione dei mammiferi marini e dei loro habitat nel Mar Mediterraneo, attraversata da capodogli, stenelle striate, globicefali, tursiopi e delfini.
“Non c’è miglior modo di godere e celebrare uno degli ecosistemi marini più preziosi che abbiamo in Italia che sfiorarlo a bordo di una vela”, dichiara Raffaele Grandi, project manager di Life A-MAR Natura 2000. “Tra tutti gli sport, la vela può essere considerato quello più sostenibile. Non a caso chi va a vela ha un rapporto intenso con il mare e i velisti sono perfetti alleati per difendere i siti marini e proteggere la biodiversità marina.”
In Italia si contano 29 aree marine protette, per un’estensione di circa 222mila ettari. A queste si aggiungono 2 parchi sommersi e il Santuario internazionale dei mammiferi marini, con altri 2,5milioni di ettari. “Nel nostro paese, le aree Natura 2000 coinvolgono circa il 19% del territorio terrestre nazionale e più del 13% di quello marino, ma sono ancora poco conosciute dal grande pubblico”, continua Grandi. “Durante la Triton Cup si avrà l’opportunità di scoprire queste aree incontrando gli esperti della rete Natura 2000 che condivideranno le loro conoscenze sulle specie e gli habitat dei siti marini e costieri.”
La Triton Cup punta all’esplorazione e alla sensibilizzazione sulla conservazione di questi preziosi tesori marini. A questo scopo sarà presentata l’app Amar Sea Life, disponibile su Android e iOS, che consente di scoprire la localizzazione geografica dei siti marini e costieri della Rete e fornisce una descrizione del sito. Pensata per coinvolgere attivamente gli appassionati del mare, gli utenti potranno condividere la scoperta dei luoghi, scattando foto e caricandole direttamente nell’applicazione. “Con il progetto Sea Therapy, nato in collaborazione con il Dipartimento di Oncologia Pediatrica del Policlinico di Modena, offriamo a un piccolo gruppo di bambini guariti dalla malattia uno speciale percorso riabilitativo psicofisico”, afferma Monica Cellini, oncologa pediatrica e ideatrice del progetto, insieme a Grandi. “Grazie alla combinazione di sport e mare, vogliamo dare a questi piccoli pazienti l’opportunità di vivere un’esperienza unica lontani dalla paura e dai limiti imposti dalla malattia che hanno faticosamente combattuto e vinto. È un percorso di ritorno alla normalità, utile anche per i familiari dei pazienti, che mira a ‘curare’ le cicatrici dell’anima lasciate dalla malattia.”
“Siamo soddisfatti di aver collaborato al progetto Sea Therapy, che vede il coinvolgimento di bambini che da poco hanno superato un difficile percorso di cura contro una malattia oncologica”, conclude Lorenzo Lughetti, direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena. “Riteniamo che iniziative come questa possano essere di aiuto sia ai piccoli pazienti che alle loro famiglie per un pieno ritorno alla ‘normalità’.”