
Secondo due studi pubblicati su The Lancet, emerge che la tripla terapia in formulazione extrafine in un unico inalatore di beclometasone dipropionato (corticosteroide inalatorio; BDP), formoterolo fumarato (beta2-agonista ad azione rapida e a lunga durata; FF) e glicopirronio (antagonista muscarinico a lunga durata d’azione; G) migliora la funzionalità polmonare e riduce le riacutizzazioni in pazienti adulti con asma non controllato con la terapia ICS/LABA, e una storia di una o più riacutizzazioni nell’anno precedente. Si tratta dei primi studi che hanno valutato l’efficacia e la sicurezza della tripla terapia in un unico inalatore rispetto alla terapia con corticosteroide inalatorio più beta2-agonista a lunga durata d’azione in pazienti adulti con asma.
“Alcuni pazienti con asma non controllato hanno bisogno di utilizzare due differenti inalatori, dal design diverso e con modalità d’uso diverse e spesso con differenti dosaggi. Questo non solo è un inconveniente per i pazienti e per gli operatori sanitari che forniscono informazioni sul corretto utilizzo dell’inalatore, ma può anche incidere negativamente sull’aderenza terapeutica, che si traduce in uno scarso controllo della patologia”, spiega il prof. Johann Christian Virchow, uno dei principali autori degli studi TRIMARAN e TRIGGER, di Rockstock, Germania. “Pertanto, queste evidenze sono molto interessanti sia per i pazienti che per gli operatori sanitari perché, per la prima volta, forniscono delle prove sui benefici della terapia con la tripla associazione BDP/FF/G in un unico inalatore per i pazienti con asma non controllato.”
“I dati pubblicati sulla rivista The Lancet evidenziano l’impegno di Chiesi nel fornire opzioni terapeutiche efficaci, ben tollerate e semplici da utilizzare per una patologia che colpisce l’8% degli adulti in Europa”, commenta Alessandro Chiesi, Region Europe Head, del Gruppo Chiesi. “Siamo orgogliosi di supportare questi studi innovativi che ci consentono di avere delle evidenze sui benefici della terapia con la tripla associazione fissa in un unico inalatore rispetto ad altre terapie inalatorie d’associazione. Non vediamo l’ora di continuare a dimostrare i benefici che la nostra tripla terapia in un unico inalatore può portare ai pazienti adulti con asma non controllato rispetto alla terapia con l’associazione ICS/LABA.”