Dopo la menopausa, 1 donna su 4 soffre di problemi uroginecologici, dall’incontinenza urinaria al prolasso genitale. A fare il punto sull’argomento è il prof. Rodolfo Milani, dell’Uroginecologia del Centro Medico Lazzaro Spallanzani di Reggio Emilia, che in occasione del Corso di alta formazione Le Disfunzioni del Pavimento Pelvico, Diagnosi e Trattamento che si terrà presso il centro medico il 21 settembre, spiega come entrambe le patologie, spesso associate, possono essere risolte definitivamente con avanzate tecniche di restyling urogenitale. Il prolasso e l’incontinenza colpiscono maggiormente donne over50 ma si riscontrano anche nelle pazienti più giovani. Si tratta di disturbi sempre più diffusi e in aumento ma che restano un tabù. Moltissime donne subiscono queste malattie per anni perché non sanno che ora esistono efficaci soluzioni come farmaci mirati, infiltrazioni di botulino, la rieducazione perineale e la nuova chirurgia uroginecologica.
Prolasso e incontinenza sono diretta conseguenza di gravidanze e parti. Il 30% delle donne riporta un danno pelvico già al primo parto. Altre concause sono la menopausa, sovrappeso, obesità, tosse cronica, fumo, stipsi, attività pesanti e sportive e esiti di chirurgia pelvica. “Le metodiche di restyling per l’incontinenza urinaria da sforzo – spiega Milani – prevedono l’applicazione per via vaginale di una sling, una retina in polipropilene che posta sotto all’uretra ripristina la normale continenza. Le retine non agiscono solo da supporto ma intervengono anche nei processi di riparazione biologica che favoriscono la cicatrizzazione ottimale dei tessuti. I vantaggi, rispetto ai vecchi interventi invasivi che richiedevano incisione addominale, anestesia generale, ricovero e convalescenze prolungate, sono l’efficacia, la brevità degli interventi (circa 20-30 minuti in day hospital con anestesia locale o loco-regionale) e recupero con ritorno alle normali attività entro una settimana. L’incontinenza urinaria consiste nell’emissione involontaria di urina e si distingue in due forme: da sforzo (IUS), quando un colpo di tosse, una risata o il sollevare una borsa o un esercizio fisico causano fughe di urina; da urgenza o da sindrome della vescica iperattiva, dovuta a contrazioni involontarie della vescica e caratterizzata da un improvviso e irrefrenabile bisogno di urinare più volte durante il giorno e la notte.
Il prolasso genitale consiste nell’abbassamento dalla sede naturale e talvolta fuori dall’introito vaginale di una o più strutture pelviche – utero , vescica e retto – e spesso si associa all’incontinenza urinaria. Il restyling del prolasso si basa su sofisticate tecniche di chirurgia vaginale in grado di effettuare una minuziosa e millimetrica ricostruzione del pavimento pelvico con le sue strutture fasciali preesistenti. “Questo intervento – conclude Milani – consente di non asportare sempre l’utero quando è sano e si può effettuare in anestesia spinale, il che consente una rapida ripresa.”