Anche l’Irccs Istituto Clinico Humanitas entra a far parte del Progetto ATTIC, lo studio clinico multicentrico tutto italiano per il trattamento della malattia di Crohn con fistole perianali complesse (MPC). Divengono quindi 6 i Centri italiani che partecipano alla ricerca, già avviata, nel marzo 2023, presso l’IRCCS Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna, coordinatore dello studio; l’Ospedale Luigi Sacco di Milano; l’AOU Careggi di Firenze; l’IRCCS Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma; l’AOU Federico II di Napoli. Grazie al lavoro degli Ospedali e degli IRCCS già coinvolti, il trial clinico conta a oggi 51 pazienti affetti da malattia di Crohn che a causa del processo infiammatorio della patologia hanno sviluppato una fistola perianale complessa. Scopo del progetto è sottoporre una parte di essi a trapianto tissutale, mediante infiltrazione di tessuto adiposo autologo microfratturato attorno alla fistola, per valutarne l’efficacia a distanza di 24 settimane. La ricerca è disegnata su una coorte finale di 80 pazienti: prosegue, pertanto, l’invito ad aderire al progetto, per completare nel minor tempo possibile l’arruolamento dei pazienti. L’appello è rivolto a uomini e donne multi-resistenti alle terapie standard fino ad oggi utilizzate, quali farmaci biologici sistemici o locali e intervento chirurgico.
L’intera procedura di prelievo, microframmentazione e somministrazione di tessuto adiposo si effettua tramite il dispositivo Lipogems e avviene in un unico tempo chirurgico, facilitando, pertanto, l’organizzazione pre-operatoria e il successivo decorso del paziente. “Le fistole perianali complesse rappresentano una delle manifestazioni più impegnative della malattia di Crohn, causa di notevole sofferenza fisica e psicologica per il paziente”, afferma il prof. Antonino Spinelli, responsabile Unità Operativa di Chirurgia del Colon e del Retto, co-direttore del Centro IBD per le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali dell’Irccs Istituto Clinico Humanitas. “La terapia combinata chirurgica e medica con farmaci biologici rappresenta al momento l’opzione terapeutica principale, ma il tasso di successo complessivo non supera il 60%. Trovare un’alternativa terapeutica valida è quindi di fondamentale importanza. Lo studio ATTIC, aprendo a un approccio innovativo quale quello del prelievo di tessuto adiposo, microframmentato e destinato a innesto autologo, può essere considerato una promettente prospettiva per i pazienti refrattari alle terapie standard, ai quali sentiamo di poter offrire una nuova speranza.”