
“Una donazione d’organo ‘samaritana’ (così definita per un soggetto perfettamente sano che decida di donare un proprio organo, ndr) è un concatenarsi virtuoso di generosità, scienza, preparazione clinica, perfetto sincronismo tra più Centri trapianto. Una notizia come quella di oggi non si riceveva dal 2019, e per questo è da festeggiare con gioia e orgoglio, anche perché la catena umana che è stata realizzata è partita dal Centro Trapianti Rene e Pancreas dell’AOU di Padova, al quale il donatore samaritano si è rivolto per il suo straordinario gesto di altruismo”, dichiara il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. “Complimenti ai clinici Padovani e a quelli di Bologna e L’Aquila, che hanno composto il trio salvavita.”
La donazione “samaritana” del rene affidato alla Rete Nazionale Trapianti ha permesso di salvare 3 pazienti, rispettivamente a Padova, Bologna e L’Aquila. Il rene è stato assegnato a un paziente in cura presso il Centro Trapianti dell’Ospedale San Salvatore dell’Aquila; un familiare del ricevente aquilano, incompatibile con quest’ultimo, ha donato a propria volta un rene, assegnato a un paziente del Centro Trapianti di Rene del Policlinico Sant’Orsola di Bologna. Anche in questo caso, un familiare del trapiantato ha donato un rene, destinato a un paziente iscritto nella lista d’attesa ordinaria presso il Centro Trapianti di Padova. La catena di donazioni si è così chiusa con la realizzazione di 3 trapianti, tutti perfettamente riusciti. “Una catena resa possibile dallo straordinario sincronismo con il quale hanno lavorato ben 110 operatori sanitari coinvolti tra Medici, Infermieri, Psicologi, Biologi, personale del Centro Nazionale Trapianti, diretto [dal] dott. Giuseppe Feltrin, i coordinamenti regionali di Veneto, Abruzzo ed Emilia-Romagna. La Sanità veneta e italiana hanno dato un segnale forte di efficienza e capacità scientifiche e cliniche in un momento particolarissimo nel quale, purtroppo, in Sanità ‘fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce’”, afferma Zaia. “A tutti i protagonisti va il mio riconoscente grazie.”