Tracciamento Covid-19. L’Ecdc ammonisce l’Italia

Il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie Ecdc richiama l’Italia in merito alla raccolta dati sulle infezioni da Covid-19 provenienti dalle varie Regioni con “accuse” precise: ritardi, incompletezza e digitalizzazione, assente in alcune Regioni. Ecco quanto si legge nel report Ecdc dal titolo Analisi del Tracciamento in Irlanda, Italia e Spagna tra il Settembre 2020 e l’Aprile 2021:

“I dati sono stati raccolti in formati diversi”, si legge nel documento. “Per la Regione Molise e l’azienda sanitaria locale di Reggio Emilia, i dati dei casi e dei contatti sono stati inviati direttamente dalle istituzioni in formato foglio elettronico. I dati delle unità sanitarie locali di Cosenza e Chieti sono stati ottenuti tramite Go.Data. È stato necessario scaricare 4 file per calcolare gli indicatori di questo progetto: informazioni sul caso, informazioni sul contatto stretto, relazione tra contatto e caso e relazione tra casi. Poiché i dati provenivano da diverse piattaforme/sistemi digitali, è stato necessario del tempo per la gestione dei dati per armonizzarli prima di iniziare l’analisi. Mentre i dati sui casi erano di buona qualità, i dati sui contatti spesso includevano solo dati demografici e nessuna ulteriore informazione.”

“L’incongruenze nei dati soprattutto nelle date con casi in cui la data di insorgenza nel primo caso era più tardiva della data di insorgenza nel secondo caso che si pensava fosse stato infettato dal primo”, prosegue il testo. “Spesso i casi e i contatti erano collegati a un evento e non a un caso indice (esempio focolaio in una casa di riposo).”