Torino. “Cardiologi contro l’obesità”

Sovrappeso e obesità colpiscono ormai più del 60% della popolazione Europea e sono un importante fattore di rischio cardiovascolare, ma possono essere prevenuti e curati: la sensibilizzazione verso un corretto stile di vita è fondamentale, ma deve essere affiancata da un’opportuna strategia per la salute, che comincia con appositi Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali PDTA multidisciplinari dedicati al tema. I nuovi farmaci antiobesità sono emersi recentemente come opzioni aggiuntive per una marcata perdita di peso con effetti comprovati sugli esiti cardiovascolari, ma la loro somministrazione deve essere attentamente controllata dal Cardiologo.

Il 41% dei pazienti cardiopatici è sovrappeso, con un BMI (body mass index, indice di massa corporea) superiore a 27; il 20% dei pazienti cardiopatici è obeso, con un BMI superiore a 30. Guardando le principali patologie cardiovascolari, l’obesità comporta un rischio di fibrillazione atriale quasi 50% superiore rispetto a chi ha un peso normale; il rischio di infarto e ictus è aumentato del +64%; il rischio di scompenso cardiaco è incrementato del 30% tra le persone obese.

PIEMONTE. “IL 29,5% DEGLI ADULTI IN SOVRAPPESO; IL 9,3% OBESO”

Secondo i dati della sorveglianza Passi 2022-2023, in Piemonte il 29,5% degli adulti è in sovrappeso e il 9,3% è obeso; si stima quindi che oltre 320mila adulti nella Regione siano obesi. Secondo i dati Istat 2021, l’11,5% degli adulti in Italia è obeso, con una maggiore prevalenza tra gli uomini (12,3%) rispetto alle donne (10,8%), per un totale di circa 4milioni di persone adulte obese. In tutto il Piemonte si registrano annualmente circa 10mila casi di infarto miocardico. Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte nella Regione, con circa 17mila decessi all’anno attribuibili a queste patologie. In Italia, ogni anno si registrano circa 120mila nuovi casi di infarto miocardico acuto.

OBESITÀ E RISCHIO CARDIOVASCOLARE

“L’obesità aumenta il rischio cardiovascolare e la mortalità cardiovascolare”, spiegano i direttori scientifici con congresso Change in Cardiology 2025. “Ma negli ultimi decenni, anche secondo il Consensus sull’Obesità e sulla Malattia Cardiovascolare, pubblicato nel 2024 dalla Società Europea di Cardiologia, la gestione di questa condizione ha ricevuto molta meno attenzione rispetto agli altri fattori di rischio cardiovascolari modificabili. Oggi, con i nuovi farmaci contro l’obesità, abbiamo a disposizione strumenti con un enorme potenziale, che devono però essere inseriti all’interno di percorsi terapeutici dedicati per la prevenzione di eventi avversi cardiovascolari nella popolazione sovrappeso e obesa e per evitare recidive nei tanti pazienti sovrappeso che hanno già avuto un infarto o una malattia cardiaca e che sono ad altissimo rischio.”

Per ridurre gli eventi avversi cardiovascolari in questa popolazione particolare, i 4 Centri che organizzano il Congresso (AO Mauriziano di Torino; Ospedale di Rivoli AslTo3; AOU Maggiore della Carità di Novara; il Policlinico San Martino di Genova) hanno già creato PDTA per pazienti obesi, che prevedono una stretta collaborazione con la Dietologia clinica e l’impostazione della terapia farmacologica nei pazienti che ne hanno bisogno. Tali percorsi impiegano i 2 farmaci oggi a disposizione: semaglutide, già utilizzato come antidiabetico, nella sua formulazione specifica per l’obesità, disponibile in Italia dalla scorsa estate; tirzepatide, disponibile in Italia solo da ottobre 2024 e con nuove formulazioni a partire da gennaio 2025, in arrivo anche in Italia per il trattamento dell’obesità. I pazienti trattati con questi farmaci possono perdere il 10-20% del proprio peso corporeo, con una significativa riduzione del rischio di eventi cardiovascolari.

La diffusione del PDTA cardiologico sull’obesità ad altre Cardiologie e altre Regioni oltre a Piemonte e Liguria potrebbe consentire la creazione di un Registro Nazionale dei pazienti obesi a rischio cardiovascolare, permettendo di valutare quanti pazienti vengono trattati, come e con quali risultati clinici e, più in generale, di controllare il fenomeno. Il tema rapporto fra sovrappeso, obesità e malattie cardiovascolari sarà affrontato nel corso del congresso Change in Cardiology 2025, in programma presso il Lingotto di Torino, dal 10 al 12 aprile 2025.