Come stabilito da una circolare del Ministero della Salute, i test antigenici rapidi sono uno strumento efficace nella rilevazione degli antigeni virali, a prescindere dalle varianti di coronavirus. A confermarlo è anche Technogenetics, azienda italiana specializzata nella produzione e commercializzazione di test diagnostici rapidi. Attraverso successivi approfondimenti diagnostici, è possibile identificare le diverse mutazioni del virus Covid-19. La tecnica di riferimento è il sequenziamento del DNA virale, e in particolare la Next Generation Sequencing (NGS) che, utilizzando piattaforme tecnologiche innovative, è in grado di restituire una fotografia precisa del genoma virale analizzato. Questa tecnica viene utilizzata da tempo anche in altri settori diagnostici, quali oncologia, malattie rare, disturbi metabolici, etc.
I test molecolari rimangono il riferimento, ma l’utilità del test antigenico rapido consente di operare in contesti in cui si renda necessario effettuare diagnosi veloci e immediate per rilevare infezioni da SARS-CoV-2. Le ultime indicazioni ministeriali ne hanno infatti suggerito l’impiego in ambienti quali scuole, porti e aeroporti. “È una questione statistica di prevalenza, questi test è vero che sono meno sensibili rispetto ai test molecolari ma quando nel cluster analizzato c’è un’alta prevalenza di soggetti potenzialmente positivi va bene un test che abbia anche una sensibilità superiore all’80% ed una specificità superiore al 95%”, dichiara Maurizio Gramegna, scientific officer e molecular biology director di Technogenetics. “Quando la prevalenza diminuisce la sensibilità deve essere superiore al 90%, mantenendo la specificità oltre il 95%. I test antigenici rapidi rientrano in questi range e sono pertanto utilizzabili per il monitoraggio rapido e quindi un aiuto per il contenimento dell’infezione nella popolazione.”