Tepotinib, farmaco contro il carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) avanzato, diventa rimborsabile

L’Agenzia Italiana del Farmaco ha ammesso alla rimborsabilità tepotinib (Tepmetko®) per il trattamento dei pazienti adulti affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) avanzato, con alterazioni genetiche che causano lo skipping dell’esone 14 del fattore di transizione mesenchimale epiteliale (METex14), che richiedono una terapia sistemica a seguito di un trattamento precedente con immunoterapia e/o chemioterapia a base di platino. Tepotinib è una terapia orale in singola somministrazione giornaliera. Con la prima approvazione ricevuta in Giappone nel Marzo 2020, tepotinib è stato il primo inibitore orale di MET al mondo a ricevere un’approvazione regolatoria per il trattamento del NSCLC avanzato con alterazioni del gene MET. Il farmaco ha poi ricevuto l’approvazione per questa indicazione dall’FDA nel Febbraio 2021 e dall’EMA nel Febbraio 2022. In Italia nel 2022 si sono stimate 43.900 nuove diagnosi di tumore del polmone, attestandosi come la seconda neoplasia più frequente negli uomini (con una sopravvivenza a 5 anni del 16%) e la terza nelle donne (con sopravvivenza a 5 anni del 23%). Si tratta della prima causa di morte per cancro negli uomini e la seconda nelle donne. A livello mondiale, il NSCLC rappresenta circa l’85% di tutti i tumori polmonari. Gran parte dei pazienti con NSCLC di nuova diagnosi è in stadio avanzato: in particolare la proporzione di pazienti con malattia in stadio IV alla diagnosi è pari a 47-55%. Negli ultimi anni la ricerca ha permesso di identificare diversi biomarcatori molecolari che hanno consentito una caratterizzazione sempre più precisa dei sottotipi di tumore in base al profilo delle mutazioni genetiche. Ciò ha portato ad un cambiamento nell’approccio terapeutico, divenuto mirato e personalizzato, e quindi caratterizzato da un maggior beneficio clinico. Nel NSCLC, gli inibitori tirosin-chinasici (TKI) del recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR) e del gene ALK (anaplastic lymphome kinase) hanno aperto la strada a una nuova era di medicina oncologica di precisione. Inoltre, ulteriori driver oncogenici, come il gene MET, sono stati recentemente identificati come bersagli di un trattamento specifico.

Tepotinib è un inibitore orale altamente selettivo della proteina prodotta dal gene MET, ovvero, il recettore del fattore di crescita epatocitario che, quando mutato o prodotto in maniera eccessiva, contribuisce alla trasformazione tumorale, essendo coinvolto nei processi di sopravvivenza della cellula, invasione e metastatizzazione, oltre all’angiogenesi del tumore stesso. Le mutazioni nelle vie del segnale di MET, si registrano nel 3-4% dei casi di NSCLC e nel caso di malattia avanzata sono associate ad una prognosi sfavorevole. Questi pazienti hanno in genere più di 70 anni e molto spesso hanno una storia di tabagismo attiva o pregressa. Tepotinib ha dimostrato una marcata attività antitumorale, in pazienti adulti con NSCLC avanzato o metastatico, con alterazioni associate a skipping di METex14, rilevate nei campioni tumorali prelevati chirurgicamente (biopsia tissutale) o dal plasma (biopsia liquida). L’efficacia e la sicurezza di tepotinib sono state valutate nel corso di uno studio clinico multicentrico a braccio singolo, in aperto, non randomizzato multicoorte. I dati dell’analisi primaria dello studio Vision sono stati pubblicati sul The New England Journal of Medicine e hanno mostrato risposte consistenti e durature di tepotinib, sia in pazienti adulti naïve al trattamento sia in pazienti precedentemente trattati.