Tecarterapia, chi deve prescriverla

DOMANDA

Vorrei gentilmente sapere chi può usare la tecarterapia secondo le normative vigenti. La può usare il fisioterapista, ma su ricetta medica o in modo autonomo? In base a quale normativa di legge?

RISPOSTA

La Tecarterapia è una terapia che sfrutta il principio elettrico del condensatore per curare molti disturbi muscolo scheletrici. In generale, ogni prescrizione di farmaci o terapie fisiche è un Atto Medico. Anche le indicazioni a eseguire la Tecar Terapia rappresentano un atto medico per cui dovrebbe essere prescritta da un medico e quindi, nel caso specifico, da un fisiatra, ortopedico, neurologo e medico di medicina generale. Certamente il trattamento Tecar potrà essere eseguito sul paziente anche dal fisioterapista. Il nome di questa macchina è l’acronimo di Trasferimento Energetico CApacitivo Resistivo. Il funzionamento della macchina si basa sulla generazione di un campo magnetico a elevata frequenza; in commercio si trovano macchinari con frequenza compresa tra 0,45 mhz e 1,2 mhz. La Tecar® sfrutta l’effetto del condensatore sul corpo umano, induce nel tessuto delle correnti di “spostamento” prodotte da un movimento alternato di cariche elettriche tramite ioni (molecole con una carica positiva o negativa). Un altro effetto che la macchina può produrre è l’iperemia, cioè l’aumento del flusso sanguineo nei tessuti che si stanno trattando, utile soprattutto per sbloccare le articolazioni rigide dopo una lunga immobilizzazione, una contrattura, uno strappo muscolare. A oggi ecco le indicazioni e le controindicazioni alla TecarTerapia:

INDICAZIONI

Trattamento delle patologie dell’arto superiore;
Instabilità e patologie della cuffia;
Blocco della spalla;
Lesioni muscolo tendinee;
Tendinite, Epicondilite, Epitrocleite;
Patologie del capo lungo del bicipite;
Sindrome del tunnel carpale;
Trattamento delle patologie della colonna;
Cervicalgie;
Lombalgie;
Dorsalgie;
Radicoliti;
Algie su base osteoporotica;
Spondilolisi e spondilolistesi;
Ernia del disco;
Discopatie;
Trattamento delle patologie dell’arto inferiore;
Borsiti;
Distorsioni capsulo-legamentose;
Esiti di chirurgia protesica e ricostruttiva;
Sindromi da intrappolamento;
Dolore;
Emicrania;
Esiti di trauma e traumi sportivi;
Infiammazioni muscolari;
Artrosi, artrite;
Ematomi e contusioni.

A leggere questa lista sembra veramente la cura di tutti i mali. Ma lo stesso elenco, spesso anche più esteso, lo troviamo in molti elettromedicali presenti in uno studio di Fisioterapia; la differenza dovrebbe essere data da una giusta indicazione (prescrizione medica) e dal modo in cui lo strumento viene utilizzato.

CONTROINDICAZIONI

Gravidanza;
Neoplasie;
Pacemaker ed altri strumenti elettronici sottocutanei.