“Paragonando gli esiti di due ricerche fatte su oltre 2mila persone emerge che i giovani del Sud assumono più droghe rispetto a quelli del Nord, mentre le ragazze presentano una sessualità più disinibita”, dichiara il prof. Carlo Foresta, autore della doppia ricerca a Padova e in Puglia. Il disagio giovanile si concretizza con l’abuso di pornografia online, con l’utilizzo di droghe, soprattutto marijuana, o con avventure sessuali non protette. Ma tra Nord e Sud i trend sarebbero diversi. I dati sono stati raccolti da oltre 2mila questionari anonimi raccolti tra gli studenti dell’ultimo anno delle scuole medie superiori attraverso i quali è stato possibile delineare i comportamenti, le abitudini e le problematiche del giovane maschio. “Gli stili di vita sono per il sistema endocrino-riproduttivo dell’uomo fattori di rischio per l’infertilità e per il funzionamento endocrino del testicolo e per la sessualità”, spiega Foresta. Quelle che seguono sono alcune delle analisi prodotte dallo studio, i cui risultati saranno presentati il 9 ottobre a Taranto in occasione del Convegno “Ciao Maschio”.
Nei giovani pugliesi vi è una maggior abitudine al fumo di sigarette (43% vs 37%), che si riscontra in egual misura tra maschi e femmine; vi è un incremento del consumo di alcolici nel fine settimana, e un incremento di uso di sostanze stupefacenti. Inoltre, quasi la totalità degli intervistati dichiara di aver provato marijuana o hashish. Guardando i trend degli ultimi anni nei giovani emerge che le ragazze pugliesi dichiarano non solo di assumere sostanze stupefacenti di gran lunga più frequentemente rispetto alle giovani ragazze padovane, ma addirittura più frequentemente degli stessi maschi pugliesi. Sembra anche che le ragazze del Sud siano, sempre secondo al ricerca, molto più disinibite. In Puglia l’indagine è stata ampliata andando ad analizzare alcuni comportamenti delle ragazze rilevando tra le intervistate pugliesi un’elevata emancipazione del sesso femminile. Atteggiamenti ormai disinvolti delle ragazze che non si distinguono da quelli dei coetanei maschi, come per esempio l’utilizzo di siti pornografici dichiarato nella grande maggioranza dei giovani (sino al 90%): sia i maschi sia le femmine utilizzano questa modalità per un autoerotismo che può diventare anche molto frequente (90% maschi; 43% femmine). Anche i trend sull’utilizzo di droghe, in particolare di marijuana, non rilevano differenze tra uomini e donne. Questi atteggiamenti possono creare un senso di inibizione, che può poi diventare patologia quando la sessualità multimediale prende il sopravvento.
Sempre attraverso il questionario, le ragazze dichiarano più partner rispetto ai maschi e un comportamento di sessualità fluida che si attesta oltre il 15%, di gran lunga superiore rispetto al maschio. Esiste una differenza tra l’universo maschile e quello femminile e nella gestione della propria sessualità, del proprio corpo e delle sue problematiche connesse? “Le ragazze vivono con disinvoltura nella fluidità del nostro presente, ma hanno una abitudine consolidata nel rapporto con le problematiche di salute e corporee anche attraverso il rapporto con il ginecologo che viene tramandato dalle madri”, dichiara Foresta. “Ai maschi in questo processo di trasformazione dei comportamenti giovanili con una iperconnettività che supera la realtà, manca dialogo con le famiglie, i propri coetanei è alla ricerca di un punto di riferimento. La mancanza del riferimento porta sempre più a problematiche relazionali, affettive che si riflettono evidenti nella sfera sessuale e nei comportamenti a rischio. Un maschio che lotta tra l’immagine stereotipata dell’uomo forte dominata ancora dal patriarcato e un giovane in balia della solitudine in una società che cambia, che vede l’universo femminile fortemente cambiato ed emancipato.”