Neurology: “Consumare 8 o più drink alcolici a settimana aumenta il rischio di lesioni cerebrali legate alla arteriolosclerosi ialina

Se potete, evitate gli alcolici. E se vi lasciate andare ad un bicchiere, magari occasionalmente, fate in modo che si tratti davvero di un’eccezione. Perché quando si esagera e soprattutto si mantiene il vizio di consumare regolarmente alcolici nel tempo, anche le funzioni cerebrali, la memoria ed il pensiero possono risentirne. Una ricerca che appare su Neurology svela in questo senso un’associazione che fa riflettere. I bevitori che consumano 8 o più drink alcolici a settimana presentano un rischio maggiore di lesioni cerebrali legate a quella che viene definita arteriolosclerosi ialina, ovvero un danno nella struttura delle piccole arterie. E questi segnali di sofferenza cerebrale risultato associati (quindi senza un preciso rapporto causa-effetto) a difficoltà di memoria e di organizzazione del pensiero. A segnalarlo è una ricerca coordinata da Alberto Fernando Oliveira Justo, della Facoltà di Medicina dell’Università di San Paolo in Brasile e pubblicata su Neurology.

CHE COS’È L’ARTERIOLOSCLEROSI IALINA

L’arteriolosclerosi ialina è una condizione che conduce al restringimento dei piccoli vasi sanguigni, che diventano ispessiti e rigidi. Il risultato di queste variazioni della struttura delle piccole arterie è la difficoltà al normale fluire del sangue nelle aree cerebrali irrorate dai vasi colpiti dal processo, con conseguente potenziale danno che si manifesta con lesioni diffuse. Lo studio ha coinvolto 1.781 persone con un’età media al momento del decesso di 75 anni, sottoposte ad autopsia ed analisi cerebrale con la ricerca di lesioni come grovigli di proteine tau e arteriosclerosi ialina. Gli esperti hanno misurato il peso del cervello e l’altezza di ciascun partecipante, mentre le persone della famiglia hanno risposto ai questionari sui consumi di alcolici. I soggetti coinvolti nella ricerca sono stati divisi in 4 gruppi: 965 persone che non bevevano mai; 319 bevitori moderati che consumavano 7 o meno drink a settimana; 129 bevitori accaniti che consumavano 8 o più drink a settimana; e 368 ex bevitori accaniti. I ricercatori hanno definito un drink come contenente 14 grammi di alcol, ovvero circa 350 ml di birra, 150 ml di vino o 45 ml di superalcolici. Tra coloro che non bevevano mai, il 40% presentava lesioni cerebrali vascolari. Tra i bevitori moderati, il 45% presentava lesioni cerebrali vascolari. Tra i bevitori accaniti, il 44% presentava lesioni cerebrali vascolari. Tra gli ex bevitori accaniti, il 50% presentava lesioni cerebrali vascolari.

RISCHIO AUMENTATO TRA I BEVITORI

Dopo aver corretto i dati per fattori che potrebbero influenzare la salute del cervello, come l’età al momento del decesso, il fumo e l’attività fisica, è emersa una realtà chiara. I bevitori accaniti hanno mostrato il 133% di probabilità in più di sviluppare lesioni cerebrali vascolari rispetto a coloro che non bevevano mai; gli ex bevitori accaniti avevano l’89% di probabilità in più e i bevitori moderati il 60%. Non solo. I ricercatori hanno anche scoperto che i bevitori accaniti e gli ex bevitori accaniti presentavano maggiori probabilità di sviluppare grovigli di proteina tau, biomarcatore associato al morbo di Alzheimer, con probabilità rispettivamente del 41% e del 31%. Infine, il consumo eccessivo di alcolici pregresso è risultato associato ad un rapporto tra massa cerebrale e massa corporea inferiore, a una minore proporzione di massa cerebrale rispetto alla massa corporea e a peggiori capacità cognitive. Non è stato riscontrato alcun legame tra consumo moderato o eccessivo di alcol e rapporto tra massa cerebrale e capacità cognitive. Ultimo dato: lo studio mette in luce come i bevitori accaniti siano deceduti in media 13 anni prima rispetto a coloro che non bevevano.