Verona. “Comparazione chirurgia robotica Da Vinci, Hugo e Versius per estendere i benefici a più pazienti”

Per la prima volta in Europa, è stato avviato a Verona uno studio clinico comparativo di chirurgia robotica con le 3 piattaforme attualmente disponibili sul mercato, finora mai utilizzate in contemporanea nella stessa struttura ospedaliera. Da questo mese, infatti, tutte e 3 le diverse macchine sono installate presso l’AOUI Verona. In seguito alla gara effettuata con la forma del dialogo competitivo, AOUI Verona valuterà efficienza, maneggevolezza e efficacia clinico-funzionale della tecnologia robotica delle 3 piattaforme che dispongono della certificazione europea per la prostatectomia, vale a dire Da Vinci (Intuitive Surgical), Hugo (Medtronic) e Versius (Cambridge Medical Robots). Il costo complessivo dello studio, finanziato da Regione Veneto e della durata di 1 anno, è di 1,735milioni di euro.

La piattaforma Da Vinci è disponibile sul mercato da circa 20 anni ed è considerata punto di riferimento. L’americana Medtronic e l’inglese CMR hanno prodotto delle piattaforme innovative alternative, che hanno ricevuto le necessarie autorizzazioni per poter essere impiegate nella pratica clinica in piena sicurezza. Gli obiettivi dello studio sono clinici e gestionali: a livello internazionale, mancano infatti studi che abbiano comparato le 3 piattaforme per evidenziarne gli specifici vantaggi. Lo studio Compar-p, approvato dal Comitato Etico delle province di Verona e Rovigo, permetterà di misurare accuratamente le performance dei 3 robot, consentendo ai propri pazienti di usufruire delle tecnologie più innovative. Tutte le procedure saranno guidate da chirurghi di altissima esperienza e da équipe specializzate nella chirurgia robotica. I risultati forniranno alle Aziende Sanitarie i dati necessari per la riduzione dei costi, grazie all’apertura del mercato alla concorrenza, spiegano gli organizzatori. In sintesi, una rigorosa analisi degli outcome potrebbe condurre a un abbattimento della spesa, e quindi a un aumento delle prestazioni erogabili. In questo modo, un maggior numero di cittadini potrebbe avere la possibilità di accedere e beneficiare della tecnologia avanzata minimamente invasiva, nel pieno controllo della sicurezza e della qualità dell’intervento chirurgico.

L’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona è centro di riferimento per la chirurgia oncologica mini-invasiva. Lo studio comparativo inizierà in Urologia, con gli interventi di prostatectomia radicale, anche in virtù dell’elevatissima esperienza già accumulata. A breve, tutte le altre chirurgie specialistiche dell’Azienda, metteranno in atto specifici protocolli di utilizzo a cui estendere la sperimentazione comparata, da sottoporre alla valutazione e autorizzazione della Regione e del Comitato Etico competente. In particolare: uno studio comparativo in ambito ginecologico relativo a isterectomia laparoscopica e uno in chirurgia oncologica dell’apparato digerente.

Oltre all’efficacia sul trattamento chirurgico oncologico, lo studio comparativo valuterà anche la preservazione della qualità di vita del paziente. I nuovi robot hanno caratteristiche simili al robot Da Vinci (4 braccia, controlli computerizzati), ma anche nuove prerogative (consolle “aperta”, braccia robotiche indipendenti) che permetteranno di affinare ulteriormente la procedura di prostatectomia. Lo studio misurerà con grande attenzione il funzionamento delle macchine e il benessere dei pazienti operati. L’applicazione delle diverse piattaforme anche negli altri ambiti oncologici porterà ad una maggior possibilità da parte del cittadino ad accedere alle tecnologie più avanzate e di conseguenza alle più moderne strategie di cura, ove indicato.

L’inaugurazione delle 3 piattaforme è organizzata da AOUI Verona, in collaborazione Università degli studi di Verona. A presentare l’avvio della sperimentazione, alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, sono stati il direttore generale, dott. Callisto Marco Bravi; il rettore, prof. Pier Francesco Nocini; i 2 chirurghi direttamente coinvolti, prof. Alessandro Antonelli, direttore Uoc Urologia, e il prof. Simone Giacopuzzi, responsabile Chirurgia Laparoscopica e Robotica del Tratto Esofageo Superiore.