
La stretta di mano può risultate un indicatore della salute o fragilità delle persone ma soprattutto delle persone anziane. Per comprendere meglio il fenomeno alcuni ricercatori dell’Università di Glasgow hanno studiato più di mezzo milione di persone, di età compresa tra 40 e 69 anni, monitorando i partecipanti attraverso esami sia clinici sia di laboratorio e seguendo le loro cartelle cliniche per sette anni. In questo periodo, oltre 13mila (quasi il 3%) son morti, mentre quasi il 6% ha sviluppato malattie cardiache, circa il 2% ha sviluppato malattie respiratorie e a quasi il 6% è stato diagnosticato un cancro.
“Dall’analisi dei dati si è evinto che la debolezza muscolare, definita come una misurazione della forza di presa inferiore a 26 chilogrammi per l’uomo e meno di 16 chilogrammi per le donne, è associata a un rischio complessivo più elevato di morte e a un più alto rischio di malattie specifiche”, commenta Stuart Gray, coordinatore della ricerca. Inoltre, ogni cinque chili di forza di presa al di sotto di queste soglie sono legati a un aumento – rispettivamente del 20% per le donne e del 16% per gli uomini – del rischio di morire per qualsiasi causa; il rischio di morte per malattie cardiache è aumentato del 19% per le donne e del 22% per gli uomini. Nel complesso, comunque, le persone che avevano una forza di presa più debole erano più propense a fumare, a essere obese, ad avere una circonferenza vita e una percentuale di grasso più elevati. Inoltre, mangiavano meno frutta e verdura, facevano meno attività fisica e guardavano più TV. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista BMJ.