Stenosi della valvola aortica. “Intervento TAVI senza cardiochirurgia anche all’Ospedale di Ravenna, su un paziente 90enne”

La stenosi della valvola aortica cresce all’aumentare dell’età ed è caratterizzata dalla calcificazione dei lembi della valvola che progressivamente ne limita l’apertura. In questi casi, l’unica cura efficace è la sostituzione della valvola, tradizionalmente effettuata mediante intervento di cardiochirurgia a “cielo aperto”. Da diversi anni, viene praticata la TAVI, transcatheter aortic valve implantation, che consiste nell’impianto di una protesi valvolare biologica attraverso l’albero vascolare del paziente per via percutanea. Anche a Ravenna, presso l’Unità Operativa di Cardiologia, diretta da Andrea Rubboli, come riporta Ravenna Today, è stata eseguita, senza complicanze, la prima TAVI in un paziente quasi 90enne con restringimento severo della valvola aortica, non era candidabile alla chirurgia tradizionale. La procedura è stata eseguita dal dott. Marco Balducelli e dalla sua équipe di Cardiologi interventisti presso il Laboratorio di Emodinamica della Cardiologia di Ravenna, nel contesto della collaborazione multidisciplinare e multiprofessionale tutTavia, che vede coinvolte l’Anestesia e Rianimazione, diretta dalla dott.ssa Marina Terzitta, la Chirurgia Vascolare, diretta dal dott. Mauro Cevolani, il personale infermieristico della Cardiologia, coordinato dalla dott.ssa Elisabetta Babini e dalla dott.ssa Daria Drudi, e il personale delle Sale Operatorie, coordinato dal dott. Nicola Sangiorgi, oltre al personale tecnico della Radiologia, coordinato dalla dott.ssa Giulia Marzocchi.