
Esistono patologie sconosciute, con un nome difficile, anche solo da pronunciare o da ricordare. Ma non per le persone che ne sono affette e che convivono con le grandi difficoltà che queste malattie impongono sulla vita personale e professionale. È il caso della spondilite anchilosante (SA), malattia infiammatoria cronica della spina dorsale che, se non trattata in modo efficace, può provocare un danno osseo irreversibile alle articolazioni e/o alla colonna vertebrale.
È una patologia dolorosa e spesso progressivamente invalidante, causata da un’infiammazione della colonna vertebrale che può determinare danni irreversibili. Colpisce maggiormente i soggetti giovani di sesso maschile e di età superiore ai 25 anni. Fino al 70% dei pazienti che soffrono della forma severa di SA sviluppano, nel corso di qualche anno, fusione dei corpi vertebrali con significativa riduzione della mobilità della colonna. Depressione, ansia e isolamento sono conseguenze, spesso inevitabili, per chi soffre di questa patologia.
“La spondilite anchilosante – dichiara Gianfranco Ferraccioli, Ordinario di Reumatologia, Fondazione Policlinico Gemelli, UCSC, Roma – viene confusa molto spesso con altre patologie a causa di sintomi simili, ritardando la diagnosi e l’accesso a trattamenti che riducono di molto le sensazioni dolorose. Oggi, infatti, grazie ai progressi della ricerca scientifica, i pazienti possono beneficiare di farmaci di nuova generazione che sono in grado di inibire il processo infiammatorio di questa patologia, migliorando la qualità di vita dei pazienti. Per questo motivo, quando sono presenti mal di schiena costante, con dolore particolarmente acuto durante la notte, e/o rigidità mattutina, è bene rivolgersi a un reumatologo.”
“Nonostante i numeri importanti di queste patologie croniche – aggiunge Antonella Celano, Presidente Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare (APMAR) – come nel caso della spondilite anchilosante che colpisce ben 600.000 persone solo nel nostro Paese, purtroppo quelle reumatiche sono ancora oggi patologie ‘poco conosciute’ e soprattutto ‘poco riconosciute’ a livello sociale. Per questo abbiamo deciso di patrocinare questa iniziativa.”
Da qui nasce “SAi che?”, la campagna di sensibilizzazione promossa da Novartis, con il patrocinio di APMAR Onlus Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare che ha l’obiettivo di informare su una patologia poco conosciuta e di difficile diagnosi.