
La maggior parte dei pazienti con grave insufficienza della valvola mitrale non vengono sottoposti all’intervento chirurgico di sostituzione proprio per timore dell’intervento. Ma le cose, da un po’ di tempo, sono cambiate e gli interventi sono diventati meno invasivi e più sicuri. Infatti, secondo uno studio australiano, la sostituzione mininvasiva via trans-catetere della valvola mitrale (TMVR) sarebbe sicura e efficace in pazienti affetti da insufficienza sintomatica (MR). I ricercatori hanno impiantato la protesi mitralica con successo in 28 dei 30 pazienti entrati nello studio. L’insufficienza residua è risultata di grado zero in 27. Il tempo totale della procedura è stato in media di 136 minuti, con una media di 33 minuti necessari per l’impianto del dispositivo. Si è verificato un decesso post-operatorio a causa di una polmonite contratta durante la degenza e per la conseguente insufficienza respiratoria. Non si sono verificati ictus né infarti del miocardio o altre complicanze correlate al dispositivo impiantato.
L’elettrocardiogramma ripetuto dopo 30 giorni in 26 dei 27 pazienti che vivono con la protesi ha dimostrato un’insufficienza di grado zero in tutti, a eccezione di un paziente che ha presentato un lieve rigurgito. Nessuno dei pazienti ha lamentato rigurgito paravalvolare. L’ecocardiografia ha mostrato una riduzione della frazione di eiezione ventricolare sinistra (FEVS) dal 47,1% al basale al 41,3% a 30 giorni (p=0,043) e un indice del volume del ventricolo sinistro telediastolico diminuito da 90,1 ml/m2 al basale a 72,1 ml/m2 a 30 giorni (p=0.001). I pazienti hanno evidenziato un miglioramento della qualità di vita (classe funzionale NYHA e questionario Kansas City). Il successo del dispositivo a 30 giorni è stato dell’86,7% e la sicurezza dell’83,3%. Lo studio, condotto da David WM Muller e dai colleghi dell’Hospital di St. Vincent di Sidney, è stato pubblicato sul Journal of American College of Cardiology.