
Ictus. Se ne parlerà in tutto il mondo il 29 ottobre, ricorrenza della Giornata Mondiale, per ricordare la gravità della malattia, terza, dopo le patologie cardiovascolari e le neoplasie, ma anche per testimoniare i progressi della ricerca e della scienza medica che oggi offrono soluzioni terapeutiche e nuovi dispositivi biomedicali efficaci. In termini clinici, l’ictus è una lesione cerebro-vascolare causata dall’interruzione del flusso di sangue al cervello, dovuta a un’ostruzione o alla rottura di un’arteria. Un evento acuto che nella maggior parte dei casi (80-90%) determina la perdita della corrispondente funzione neurologica e alterazioni dello stato di coscienza per più di 24 ore. Fra le più comuni cause scatenanti, la fibrillazione atriale (FA), problema legato alla frequenza del ritmo cardiaco che comporta un aumento delle probabilità di ictus di 5 volte rispetto alla popolazione generale.
SOLUZIONI TERAPEUTICHE TECNOLOGICHE
Nella maggior parte dei casi, lo stroke è generato da trombi che si formano nell’auricola sinistra (LAA, piccola ansa del cuore), migrando poi verso il cervello. Per questo, i sistemi di chiusura dell’auricola (LAAC) si sono dimostrati di particolare efficacia e sono stati inseriti anche nelle linee guida della European Society of Cardiology (ESC) Guidelines for Management of Patients with Atrial Fibrillation, come ad esempio il dispositivo Watchman™, di Boston Scientific, ridefinito da molti “l’ombrellino salvacuore”. Il dispositivo ha ricevuto il marchio CE nel 2005 e l’approvazione della Food and Drug Administration (FDA) negli USA nel 2015. Di piccolissime dimensioni e disponibile anche nella nuova iterazione Watchman FLXTM, è costituito da una struttura autoespandibile in nichel e titanio, con doppia fila di uncini per il fissaggio, e da una leggera copertura in tessuto polimerico. Viene inserito nell’organismo tramite un sottile catetere che, partendo dalle regioni inguinali, raggiunge l’atrio sinistro del cuore e chiude in modo permanente l’apertura dell’auricola, impedendo la fuoriuscita dei trombi. Ad oggi, il dispositivo è stato impiantato con successo in oltre 100mila pazienti in tutto il mondo; di questi, più di 1.800 in Italia. Supportato da molteplici studi internazionali, Watchman™ si è dimostrato particolarmente risolutivo in pazienti affetti da fibrillazione atriale non valvolare che presentino controindicazioni alle terapie con anticoagulanti orali.