In netto calo, ma sempre nella fascia di intensità alta, il numero di casi di sindromi simil-influenzali (ILI) in Italia. Nella prima settimana del 2024, l’incidenza è infatti scesa a 16,5 casi per 1.000 assistiti, mentre nella settimana precedente si era raggiunto il picco con 18,3 (dato aggiornato rispetto a quello diffuso la scorsa settimana a seguito dei ritardi di notifica). Scende anche la proporzione dei campioni positivi ad influenza sul totale dei campioni analizzati (34% vs 46%). Lo affermano i bollettini della sorveglianza RespiVirNet pubblicati il 12 gennaio 2024.
“Sia i dati epidemiologici che microbiologici sembrano indicare che stiamo superando il picco, anche se è fortemente probabile una circolazione sostenuta anche nelle prossime settimane, facilitata dalla riapertura delle scuole”, dichiara Anna Teresa Palamara, direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell’Iss. “Continuiamo a raccomandare pertanto le vaccinazioni per le persone più a rischio, ancora utili in vista della ‘coda’ della stagione che durerà ancora diverse settimane, e una sana prudenza nei comportamenti. Resta valida la raccomandazione di non assumere antibiotici, inutili in caso di infezioni virali, se non su indicazione del proprio Medico, e di recarsi al pronto soccorso solo se strettamente necessario.”
I DATI PRINCIPALI
SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA
- “Raggiunto il picco di incidenza di sindromi simil-influenzali (ILI) in Italia nell’ultima settimana del 2023 con un valore di 18,3 casi per 1.000 assistiti. Nella prima settimana del 2024 si osserva, infatti, un netto calo dell’incidenza che è pari a 16,5 casi per 1.000 assistiti (18,3 nella settimana precedente). Si sottolinea che a tale aumento concorrono diversi virus respiratori sebbene predominino quelli dell’influenza (maggiori dettagli nel Rapporto Virologico 2024-01);
- L’incidenza è in netta diminuzione nelle fasce di età pediatriche e maggiormente nei bambini al di sotto dei 5 anni in cui l’incidenza è pari a 33,6 casi per 1.000 assistiti (47,2 nella settimana precedente), stabile negli adulti e anziani;
- Tutte le Regioni/PPAA, tra quelle che hanno attivato la sorveglianza, registrano un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali sopra la soglia basale. In 5 Regioni/PPAA è stata raggiunta la soglia di intensità ‘molto alta’ dell’incidenza (Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Umbria, Abruzzo, Campania).”
“Anche se è sempre difficile fare previsioni sull’andamento della stagione, un calo così netto fa pensare che il picco sia stato raggiunto”, afferma Antonino Bella, responsabile della sorveglianza epidemiologica RespiVirNet e curatore del Bollettino Epidemiologico. “Sono comunque possibili oscillazioni ‘al rialzo’, soprattutto nei bambini, favorite dalla riapertura delle scuole.”
SORVEGLIANZA VIROLOGICA
- “Durante la settimana 01/2024, la percentuale dei campioni risultati positivi all’influenza sul totale dei campioni analizzati risulta pari al 34%;
- Tra i virus influenzali, quelli di tipo A risultano largamente prevalenti (99%) rispetto ai virus di tipo B e appartengono per la maggior parte al sottotipo H1N1pdm09;
- Tra i campioni risultati positivi dall’inizio della stagione, il 19% è positivo per SARS-CoV-2; il 12% per RSV; il 44% per influenza A, mentre i rimanenti sono risultati positivi per altri virus respiratori.”
“I dati virologici confermano che i virus influenzali prevalgono tra quelli respiratori circolanti”, dichiara Simona Puzelli, responsabile della sorveglianza virologica RespiVirNet, curatrice del Report Virologico. “In particolare, tra i virus influenzali di tipo A il sottotipo prevalente è H1N1pdm09, che rappresenta il 77,7% di tutti i virus influenzali identificati finora nella stagione 2023-2024.”