“Dialogo tra Farmacisti ospedalieri, Ematologi e Oncologi per un corretto impiego di farmaci ad uso speciale”

“Abbiamo vissuto 2 giornate significative promosse da SIFO Giovani, per affrontare con atteggiamento multidisciplinare le problematiche legate alla gestione sicura, tempestiva e sostenibile delle terapie off-label nell’ambito onco-ematologico. Un appuntamento importante che conferma il Farmacista ospedaliero come interlocutore di tutto il sistema delle cure, anche nei suoi snodi più delicati, e sottolinea la grande vitalità dei giovani farmacisti ospedalieri, che dentro a SIFO rappresentano un’anima dinamica, competente e propulsiva, realtà su cui da tempo la nostra Società sta puntando con convinzione”, dichiara il presidente, Arturo Cavaliere, al termine del corso Usi Speciali dei Medicinali in Onco-Ematologia: Farmacisti Ospedalieri, Oncologi ed Ematologi a Confronto, recentemente svoltosi a Trieste.

“Siamo veramente molto soddisfatti di quanto emerso a Trieste, perché siamo riusciti a mettere in dialogo 3 Società scientifiche di rilievo nazionale – la nostra (SIFO, ndr), AIOM e SIE – coinvolgendo nel confronto anche l’Ente regolatorio, Aifa”, afferma la coordinatrice dell’Area, Chiara Lamesta, responsabile dell’evento. “Siamo così riusciti a confrontarci su tutti i punti di vista, da quelli clinici a quelli legali, da quelli connessi con la preparazione a quelli riferiti alla sostenibilità. Auspichiamo chiaramente a partire da oggi lo sviluppo di una collaborazione tra Società per garantire un approccio sistematico capace di offrire risposte sempre più uniformi e coerenti al bisogno su tutto il territorio nazionale.”

Le relazioni hanno approfondito il tema dell’off-label, dell’utilizzo secondo Legge 96/648, dell’expanded access, tra cui l’uso compassionevole dei farmaci da vari punti di osservazione, riguardanti in particolare: la scelta delle fonti di riferimento per il Farmacista e per l’Oncologo nel caso degli off-label; il recepimento delle normative nei territori regionali; lo sviluppo e il ruolo dei Molecular Tumor Board; lo sviluppo delle terapie innovative e geniche; la funzione attuale dei comitati etici; la ricaduta nell’ambito dei tumori rari ed il contributo che nel settore possono offrire la radiofarmacia e la teranostica. “Nella vastità di questi approcci è stato più volte evidenziato nel corso del convegno un elemento comune: la centralità di un approccio multidisciplinare, capace di garantire un accesso precoce e sicuro al farmaco”, dichiara Gabriele Bagaglini, secondo coordinatore scientifico della 2-giorni. “Per noi diventa sempre più importante e fondamentale il confronto con i colleghi Ematologi ed Oncologi. A questo si aggiunge poi anche il dialogo con il mondo della medicina nucleare, che è sicuramente una delle frontiere avanzate dell’innovazione sanitaria. Quello che intendevamo realizzare è proprio un luogo di collaborazione innovativa sia nei contenuti che nei metodi, e siamo convinti di aver posto una prima pietra importante in questa costruzione.”

“La proposta di collaborazione disciplinare tra Farmacisti ospedalieri, Oncologi ed Ematologi – commenta Martina Pennisi – è una stimolante novità ed inoltre il fatto che il tutto sia partito dal Gruppo Giovani SIFO è una cosa positiva, che pone le basi per un dialogo anche nel futuro tra i giovani delle nostre Società scientifiche.”

“Ormai lavoriamo in un contesto dove la contaminazione vicendevole è essenziale, perché la condivisione di culture professionali e scientifiche differenti è l’unica via per assicurare al paziente cure di qualità in linea con la ricerca più avanzata”, afferma Lorenzo Gerratana. “Da questo punto di vista, mi sento anche di sottolineare il ruolo sempre più trainante dei Molecular Tumor Board, che oggi non costituiscono più solo uno snodo decisionale di medicina personalizzata, ma anche uno strumento di ricerca, visto che dai dati raccolti al loro interno si possono poi informare nuovi modelli di sperimentazione preclinica e traslazionale.”