Sesso dopo infarto non è controindicato

Dopo un infarto, ictus si può tornare ad avere una normale vita sessuale anche se ovviamente con tempi e modalità diverse, a seconda della patologia. Erroneamente, si crede che il sesso sia stressante per il cuore, che possa addirittura provocare un attacco cardiaco o uccidere durante il coito, ma spesso non è così e anzi la maggior parte dei pazienti con malattia ischemica può tornare a un’attività sessuale senza problemi. Infatti l’attività sessuale con la propria partner è paragonabile a un esercizio fisico di intensità media e moderata. Il dispendio energetico di un atto sessuale, misurato come per molte altre attività della vita quotidiana in Met (che è appunto, l’unità di misura del dispendio energetico), è addirittura più alto se si lavano i pavimenti o si gioca a tennis, rispetto a fare l’amore. In pratica, possono avere una vita sessuale normale tutti coloro che hanno una Angina Lieve o Assente, ma anche quando sia trascorsa una o più settimane da un infarto miocardico non complicato, senza sintomi cardiaci durante attività fisica lieve-moderata; dopo alcuni giorni dalla rivascolarizzazione coronarica completa (PCI); da 6 a 8 settimane dopo l’intervento coronarico standard di bypass coronarico (CABG).

Al contrario, l’attività sessuale è sconsigliata quando l’angina è instabile e la rivascolarizzazione è stata incompleta. Ma poiché i pazienti infartuati soffrono di deficit erettile già prima dell’infarto – addirittura alcuni studi hanno dimostrato che, nei soggetti a rischio, la disfunzione erettile insorge 5-10 anni prima dell’infarto – è giusto chiedersi se è pericoloso assumere gli inibitori delle fosfodiesterasi5 o se bisogna sospendere le terapie cardiologiche. “I farmaci che aiutano ad ottenere l’erezione, come Viagra e similari, si possono assumere tranquillamente – precisa il prof. Aldo Franco De Rose – mentre i farmaci della terapia cardiologica, che si assumono quotidianamente, non vanno sospesi in quanto aiutano l’azione del cuore.”

Inoltre, possono assumere gli inibitori delle fosfodiesterasi 5 anche coloro che hanno il pacemaker, coloro che sono ipertesi e assumono farmaci antipertensivi, coloro che hanno la fibrillazione atriale. L’unica controindicazione rimane per coloro che, essendo affetti da una angina instabile, adoperano i nitroderivati.