A presentare questo trattamento è il Prof. Elio Agostoni, Direttore della Struttura Complessa Neurologia e Stroke Unit del Dipartimento di Neuroscienze, Ospedale Niguarda Ca’ Granda
Finalmente in molte strutture ospedaliere italiane l’ictus ischemico viene trattato con il binomio terapeutico di trombolisi farmacologica sistemica e trattamento endovascolare mediante trombectomia meccanica, con una conseguente riduzione significativa della mortalità e delladisabilità causate da questa patologia, prima causa di disabilità, seconda causa di demenza e terza causa di morte dei paesi occidentali. Il binomio è efficace se viene praticato entro poche ore dall’ictus: 4 ore e mezza la trombolisi, 6 ore la trombectomia. La prima terapia è la somministrazione di un farmaco che disostruisce l’arteria cerebrale occlusa, mentre la seconda consiste nella rimozione meccanica del trombo grazie a uno stent di nuovo generazione introdotto attraverso un vaso sanguigno e che si apre una volta raggiunta l’arteria occlusa. La SIN, coinvolta in prima persona nella formazione dello specialista necessario per applicare questa nuova frontiera terapeutica, il neuro-interventista, sta lavorando all’obiettivo di rendere questa procedura terapeutica una consuetudine praticata in tutti gli ospedali italiani.