
Li-Meng Yan, ha lavorato alla Hong Kong School of Public Health e per la seconda volta accusa la Cina della creazione del nuovo coronavirus in laboratorio. Questa volta la virologa cinese Li-Meng Yan ha denunciato l’origine sintetica del virus nel corso della trasmissione televisiva britannica Loose Women. Stando alle nuove dichiarazioni della scienziata, il coronavirus sarebbe stato “creato in un laboratorio a Wuhan”. Per ragioni di sicurezza, la denuncia è avvenuta da una località non specificata. “Presto – dichiara Li-Meng Yan – arriveranno le prove della natura ‘sintetica’ del Sars-CoV-2 e tutti, anche chi non è uno scienziato e non ha conoscenze di biologia, sarà in grado di comprenderle.”
La stessa virologa sostiene inoltre che a essere al corrente della trasmissione da uomo a uomo non sarebbe stato solo il governo cinese ma anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms); un suo collega avrebbe scoperto già a fine dicembre i primi casi di contagio da uomo a uomo a Wuhan. Questa non è la prima volta che Li-Meng Yan accusa le autorità cinesi: già nel luglio scorso la virologa aveva affermato che Pechino sarebbe stata a conoscenza del potenziale mortale della Covid-19 e avrebbe anzi tentato di nasconderlo al mondo temendo ritorsioni.