Sanità, Palese: “Rafforzare le prestazioni riabilitative, anello debole del Sistema”

“Identificati i bisogni di salute, emerge la necessità di mettere a fuoco e investire sulle strategie di risposta: tra queste l’innovazione sanitaria al servizio della salute e della persona. La riabilitazione neuromotoria, prestazione erogata in questa struttura d’eccellenza non solo per la Puglia, è una delle branche che è stata maggiormente investita dall’evoluzione tecnologica, vedi l’applicazione della robotica, come emerge di fatto in questa giornata di confronto per la quale ringrazio chi gestisce da oltre 20 anni con professionalità e dedizione questo Presidio”, dichiara Rocco Palese, assessore alla Salute della Regione Puglia, intervenendo al convegno Io, Robot, l’Uso della Robotica nella Pratica Riabilitativa, presso la Fondazione San Raffaele della ASL di Brindisi. “È evidente che c’è tutto l’interesse della Regione a rafforzare il sistema delle prestazioni riabilitative e la convergenza con le strutture punto di riferimento come questa e in generale a investire sulla riabilitazione post-acuzie, anello debole del sistema.”

Un dibattito a 360° con i massimi esperti italiani del settore con i quali si è discusso di neuroplasticità, di esoscheletri e mano elettroniche, di telemedicina, tecnologie assistive e di riabilitazione pediatrica. “L’uomo è sempre al centro, come utente e in questo caso specifico anche come professionista, e deve sapere utilizzare la tecnologia e i robot che fanno uso di intelligenza artificiale che altro non è che un insieme di software che vogliono simulare quella umana”, afferma il direttore generale della ASL di Brindisi, Flavio Roseto. “Il professionista deve saper presidiare e controllare. La tecnologia è un facilitatore delle potenzialità umane. Ma è l’operatore che deve essere al centro della cura, che si deve formare e deve essere altamente specializzato. Per questo ben vengano momenti di confronto e approfondimento come questo: è sempre più strategico, infatti, investire sulla formazione continua in medicina.”