“Botticelli. L’inquietudine, la bellezza e i misteri.” Presentata a Firenze l’ultima monografia Menarini dedicata all’artista

Nel 1475, in piazza Santa Croce, ebbe luogo il Torneo di Giuliano: è riportato che Giuliano, fratello di Lorenzo de’ Medici, vi prese parte perché il premio era rappresentato proprio da uno stendardo che raffigurava la bella Simonetta, realizzato da Botticelli e recante la scritta La Sans Par, “la senza pari”. E proprio l’immagine di Simonetta Cattaneo Vespucci, nobildonna originaria di Genova o forse di Porto Venere, si avviava a diventare La Venere di Botticelli, una celebrità mondiale dei giorni nostri. Sandro Botticelli, artista di successo, interprete sensibile della cultura del proprio tempo e autore di opere straordinariamente attuali. Maestro di bellezza, con le sue Veneri ha stabilito inconsapevolmente un canone di perfezione che si avvicina molto a quello dei giorni nostri. Ma anche figura misteriosa e inquieta: nonostante la sua fama senza tempo, i suoi quadri nascondono tuttora misteri forse difficili da svelare.

I MISTERI DELLE VENERE

A proposito di misteri, oggi forse qualcosa è più comprensibile, come rivela uno studio pubblicato su Endocrine Practice già nell’ottobre 2019, da parte di alcuni autori italiani. Obiettivo della ricerca è stato triplice: verificare che il soggetto raffigurato da Botticelli in diversi dipinti rappresentasse la stessa donna; identificare i tratti facciali influenzati dalla progressione di un tumore secernente ormone della crescita e prolattina; confermare che i cambiamenti osservati dei tratti del volto, visibili nei ritratti di Simonetta Vespucci, fossero compatibili con i cambiamenti dei tratti facciali identificati in precedenza. L’ipotesi del gruppo di scienziati è che La Venere di Botticelli soffrisse di un tumore dell’ipofisi che progrediva verso l’apoplessia ipofisaria, condizione caratterizzata da necrosi, emorragica o ischemica, dell’ipofisi. Lo studio è firmato da Paolo Pozzilli, dell’Unità di Endocrinologia e Diabete del Campus Bio-Medico dell’Università di Roma; Gianluca Vollero, del Laboratorio di Sistemi Computazionali e Bioinformatica della Facoltà di Ingegneria Biomedica dello stesso ateneo romano e dalla prof.ssa Anna Maria Colao, del Dipartimento di Endocrinologia e Oncologia Molecolare dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

LA MONOGRAFIA MENARINI DEDICATE A BOTTICELLI

Dopo 60 anni, Sandro Botticelli torna nella collana d’arte del Gruppo Menarini, con una monografia inedita presentata ieri a Firenze, presso il Salone di Apollo di Palazzo Pucci, alla presenza dell’autrice, Cristina Acidini, già soprintendente dei Musei d’Arte di Firenze e oggi presidente dell’Opera di Santa Croce e di altre prestigiose istituzioni fiorentine. La monografia ci riporta nella Firenze della seconda metà del Quattrocento, nella tintoria di Mariano Filipepi, padre di Botticelli. È lì che il giovane Sandro, affascinato probabilmente dai colori utilizzati ogni giorno nella bottega di famiglia, si avvicina allo studio delle arti. Le poche testimonianze disponibili lo presentano come un uomo incline all’ironia, al sarcasmo e alla beffa, nel pieno spirito fiorentino dell’epoca. Animo tormentato dal temperamento inquieto, rifiuta categoricamente di prendere moglie, ma dichiara amore eterno a Firenze che non abbandona mai, se non per poche e brevi trasferte di lavoro. Con acuta sensibilità d’uomo e d’artista, registra il cambiamento della sua città, dai trionfi carnevaleschi di Lorenzo de’ Medici alle processioni penitenziali di Savonarola. Come artista, ha la capacità unica di adattarsi al mutare della sua epoca, mettendo in scena anche figure tormentate e dal cromatismo più cupo, come il Compianto sul Cristo morto o la Pala delle Convertite, lontanissime dall’armonia e dalla grazia della Nascita di Venere e La Primavera. E proprio queste 2 opere, con le loro innumerevoli variazioni e reinvenzioni, rendono Botticelli ancora oggi un artista estremamente popolare, ma non per questo un soggetto di studio meno interessante. Non sono poche, infatti, le controversie sulla cronologia e sull’interpretazione di molti dipinti botticelliani, compresi i più famosi. I restauri e le sofisticate indagini diagnostiche portano infatti costantemente a galla nuovi elementi che generano spunti di dibattito tra gli specialisti del settore.

“Questo straordinario artista torna nella collana Menarini con una seconda monografia, che tiene conto delle novità emerse negli oltre sessant’anni trascorsi, grazie ai nuovi documenti ritrovati e alle nuove interpretazioni, specialmente riguardanti i suoi dipinti più suggestivi e misteriosi. Inoltre, le indagini scientifiche coincidenti con i restauri di molte sue opere hanno arricchito la conoscenza della sua pittura raffinata e versatile”, dichiara Acidini. “Botticelli infatti è stato fra i più autentici interpreti della cultura della sua epoca, rispecchiando i profondi cambiamenti della società in cui ha vissuto, nella Firenze dominata prima da Lorenzo il Magnifico in un periodo di lieta fioritura culturale, poi da fra’ Girolamo Savonarola in anni di turbato riformismo religioso. Per questo è divenuto il pittore “simbolo” del Rinascimento, con i suoi splendori e le sue inquietudini.”

Il volume d’arte su Botticelli impreziosisce la prestigiosa collana d’arte del Gruppo Menarini nata nel 1956 per celebrare la bellezza del nostro Paese attraverso i grandi maestri della pittura italiana. “La collezione d’arte Menarini vuole valorizzare i grandi artisti italiani e farli conoscere anche ai più giovani”, dichiarano Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, azionisti e membri del board di Menarini. “Scoprire Botticelli con le sue inquietudini dietro la meraviglia dei suoi quadri più noti rende questo artista molto vicino al sentire contemporaneo.”

Nel corso degli anni, la vocazione artistica del Gruppo Menarini è cresciuta e si è evoluta con il progetto multimediale Menarini Pills of Art, brevi video pillole in cui esperti del settore raccontano aneddoti e curiosità delle opere protagoniste dei volumi Menarini. Finora sono stati pubblicati circa 700 video, per un totale di decine di milioni di visualizzazioni, disponibili sul canale Youtube di Menarini in 8 lingue. All’interno del canale, aggiornato mensilmente con nuovi contenuti, sono stati pubblicati recentemente i video delle opere più celebri di Botticelli, ma anche L’Adorazione dei Magi di Leonardo, La Madonna delle Cave di Mantegna e Il Bacco di Caravaggio.