
Prognosi ancora riservata per il Santo Padre, ricoverato da più di una settimana al Policlinico Gemelli di Roma. Il quadro clinico è complesso e per questo la prognosi rimane ancora riservata: alla polmonite bilaterale iniziale, con tutti i disturbi che ne possono conseguire, compresa la crisi respiratoria di venerdì, si è aggiunta l’anemia, verosimilmente a causa di una perdita di sangue – al momento non confermata – e comunque già stata trattata con successo mediante l’emotrasfusione di 2 sacche di emazie. Il comunicato diffuso nella serata di ieri, domenica, rende nota anche una lieve insufficienza renale: “Le condizioni del Santo Padre permangono critiche”, riporta la nota. “Tuttavia da ieri sera non ha presentato ulteriori crisi respiratorie. Ha effettuato le 2 unità di emazie concentrate con beneficio e con risalita del valore di emoglobina. Stabile è rimasta la piastrinopenia; tuttavia alcuni esami sanguigni dimostrano una iniziale, lieve, insufficienza renale, allo stato sotto controllo.”
“Prosegue l’ossigenoterapia ad alti flussi attraverso le cannule nasali. Il Santo Padre – si legge ancora nel comunicato – continua ad essere vigile e ben orientato. La complessità del quadro clinico, e l’attesa necessaria affinché le terapie farmacologiche possano dare qualche riscontro, impongono che la prognosi resti riservata; nel corso della mattina, presso l’appartamento allestito al 10° piano, ha partecipato alla Santa Messa, insieme a quanti in questi giorni di degenza si prendono cura di lui.”