In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, si è recentemente svolto a Roma, presso Palazzo Ferrajoli, un incontro che ha riunito esperti ed esponenti politici sul tema della depressione, approfondendone lo stigma sociale e le opportunità di cura esistenti. Nel corso del dibattito, promosso da Fondazione The Bridge, è stato ribadito come il numero delle persone interessate dalla depressione nel nostro Paese abbia registrato negli ultimi 5 anni un forte incremento, anche a causa di agenti esterni, come la pandemia: nel 2017, il disturbo interessava, secondo l’Istat, 2,8milioni di Italiani; a inizio 2021, uno studio condotto da un consorzio di Psichiatri, esperti di Sanità pubblica e Biostatistici dell’Istituto Superiore di Sanità, delle Università di Genova e di Pavia, dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS, ha rilevato come il 40% degli Italiani abbia riportato un peggioramento dei sintomi ansiosi e depressivi.
“È fondamentale capire che la depressione è una patologia seria”, dichiara Rosaria Iardino, presidente Fondazione The Bridge. “Per questo il nostro obiettivo è proporre alla politica e ai professionisti delle concrete soluzioni. In tal senso, cerchiamo di mettere insieme più stakeholder per affrontare la situazione nella convinzione che, soltanto insieme e con un lavoro di squadra, potremo apportare dei cambiamenti significativi e l’avvio di percorsi alternativi per affrontare con strumenti adeguati le problematiche connesse alla salute mentale.”
La depressione – emerge dall’incontro – viene spesso “tenuta nascosta”, perché ritenuta invalidante a livello sociale, ma occorre sempre distinguere la depressione dalla tristezza e non stigmatizzare chi fa uso di antidepressivi. In Italia, purtroppo, esiste un fortissimo pregiudizio verso ogni forma di disagio mentale e ciò comporta anche una resistenza nel rivolgersi a professionisti, quali Psicologi, Psichiatri e Neurologi, con la tendenza a ritenere che con qualche “piccolo sforzo in più” sarà possibile comunque “farcela da soli”, senza l’ausilio di percorsi terapeutici o utilizzo di farmaci. “È compito della politica favorire le condizioni ideali affinché il sistema funzioni al meglio, promuovendo quel clima multidisciplinare indispensabile per risolvere le criticità”, dichiara il dep. Luciano Ciocchetti (FdI), vice presidente XII Commissione Affari Sociali. “Io sono firmatario di una proposta di legge condivisa con i diversi stakeholder, con la quale ci si propone di superare la risposta emergenziale e indirizzare il paziente verso i servizi più adeguati. Occorre prevedere dei criteri minimi a livello nazionale per favorire la prevenzione e la presa in carico del paziente.”
“È stato molto importante dare una prima risposta al problema attraverso la previsione del bonus psicologo”, afferma il sen. Filippo Sensi (Pd), componente della IV Commissione Politiche dell’Unione Europea e della Commissione Straordinaria per la Tutela e la Promozione dei Diritti Umani. “Va tuttavia rilevato che stiamo ancora aspettando i decreti attuativi. Occorre, dunque, superare questo collo di bottiglia a beneficio dei cittadini e degli operatori del settore.”
“Occorrono team multidisciplinari, perché l’obiettivo è quello di superare lo stigma sociale che nasce direttamente dalla società ma anche dagli stessi genitori, che possono nascondere una eventuale situazione di disagio dei propri figli”, dichiara la sen. Elena Murelli (Lega), componente della X Commissione Affari Sociali, Sanità, Lavoro Pubblico e Privato, Previdenza Sociale. “Dobbiamo quindi supportare la formazione degli studenti, dei docenti e dei dirigenti scolastici. È altresì importante, inoltre, l’attività formativa dei Medici di Medicina Generale, con una rete che collabori attivamente nelle diverse diagnosi e che sia di supporto anche ai Pediatri, che sono i primi a contatto con i bimbi e ragazzi fino a 14 anni.”
Sono inoltre intervenuti, tra gli altri: Gianluca Comandini, fondatore You&Web; Felicia Giagnotti, presidente Progetto Itaca Onlus; Maria Malucelli, docente di Psicologia Clinica Fondazione Fatebenefratelli; Giovanni Russo, capo Segreteria del Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione e del Merito; Alberto Siracusano, ordinario di Psichiatria, direttore della Scuola di Specializzazione in Psichiatria e direttore del Dipartimento di Medicina dei Sistemi dell’Università di Roma Tor Vergata; Antonio Vita, vice Presidente Società Italiana di Psichiatria e direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Servizi per le Dipendenze Spedali Civili di Brescia; Simona Clivia Zucchett, direttore Consiglio Nazionale Ordine Psicologi.