I sacchetti dei supermercati dopo la spesa non sono più biodegradabili al 100%. Ecco perché

Dal primo dell’anno in tutti i supermercati è obbligatorio mettere frutta e ortaggi in sacchetti biodegradabili. Il problema di questi giorni, che tanto ha interessato associazioni, dirigenti di supermercati, politici e consumatori è stato solo uno: perché pagare 1-2-3 centesimi il sacchetto? Giusta o sbagliata che sia la domanda, esiste tuttavia un altro problema, molto più serio, e che rischia perfino di rendere inutile ogni cosa. Riempito il sacchetto e pesate la frutta o la verdura scelte, prima di recarsi alle casse e pagare è infatti necessario stampare e applicare lo scontrino adesivo alla busta. Proprio da qui nasce un potenziale problema: l’etichetta su cui viene solitamente impresso lo scontrino, infatti, non è biodegradabile, per cui tutto il sacchetto dovrebbe andare nell’indifferenziata. A meno che… non si abbia l’accortezza di staccare lo scontrino adesivo dal sacchetto e mettere separatamente il resto della busta nell’umido e lo scontrino nell’indifferenziata. Ma avremo la forza e la voglia di farlo?