Il robot Alex per la riabilitazione della postura e del controllo degli arti superiori dopo ictus

Si chiama Alex ed è il nuovo robot attivo presso il San Raffaele che amplia così la dotazione della “palestra tecnologica” dell’IRCCS romano. Si tratta di un esoscheletro bilaterale per l’arto superiore, un dispositivo che avvolge entrambe le braccia del paziente colpito da ictus, guidandolo in movimenti che grazie alla realtà virtuale riproducono situazioni della vita quotidiana. “Il robot è composto da 2 esoscheletri a bracci simmetrici indipendenti, uno per il braccio sinistro e uno per il braccio destro. Fornisce un’elevata intensità e frequenza del trattamento riabilitativo, con la possibilità di monitoraggio continuo delle prestazioni anche attraverso dei biomarcatori del movimento che consentono di personalizzare il trattamento in base alle esigenze di ogni singolo paziente”, spiega Marco Franceschini, coordinatore Attività di Ricerca Clinica in Riabilitazione Neuromotoria dell’Istituto. Dunque un ausilio verso il pieno recupero della capacità motoria del braccio e grazie al quale i terapisti possono avvalersi di un approccio personalizzato sul singolo paziente con progressi monitorabili e un sistema di realtà virtuale completamente sensorizzato. Ciò permette al robot di avvertire anche la minima pressione del paziente, aiutandolo così in movimenti ripetuti anche quando le capacità motorie delle braccia sono nettamente ridotte.

Il sistema consente inoltre la registrazione di movimenti e la loro ripetizione attiva, la possibilità di gesti motori “a specchio”, per utilizzare la funzionalità dell’arto sano sull’arto plegico, e una piattaforma di exergame per rendere le sessioni di terapia più coinvolgenti. L’implementazione della palestra robotica tramite Alex rientra nel più vasto progetto Meccatronica Avanzata per l’Umanizzazione nella Assistenza e la Personalizzazione delle Cure: un Approccio Multidominio Integrato per la Valutazione e la Riabilitazione di Pazienti con Ictus in Fase Sub-acuta, promosso dal Consorzio interuniversitario MEBIC Medical and Experimental BioImaging Center, dall’Università Telematica San Raffaele Roma e dall’Università di Roma Tor Vergata, grazie al finanziamento della Fondazione Roma. “Avviato presso l’IRCCS San Raffaele Roma – commenta l’ing. Francesco Infarinato, responsabile della conduzione dello studio – propone l’implementazione e la validazione di una piattaforma integrata di meccatronica avanzata per la riabilitazione della postura e del controllo degli arti inferiori e superiori, e per la predizione di outcome riabilitativi attraverso l’analisi avanzata multidominio di dati elettrofisiologici, biomeccanici, clinici e funzionali.”